A Milano, che rimane un caso unico e la
città italiana più cara con una media di quasi 1.300 euro per un
bilocale da 65 metri quadri, l’aumento dei canoni ha frenato: nel
semestre oggetto dello studio l’affitto medio risulta quasi fermo,
con un limitato +0,3%. In questo modo si è bilanciato l’aumento
record del semestre precedente, che aveva sfiorato l'aumento 6%. Non
si ferma, però, la crescita della domanda (+1,9%) a cui l’offerta
non riesce a rispondere, tanto che anche il nuovo semestre si chiude
con un calo del 3% degli immobili sul mercato.
Gli altri grandi capoluoghi di regione,
fra i quali Torino e Genova, hanno evidenziato una sostanziale
stabilità. Infatti, nei sei mesi esaminati, i prezzi sono rimasti
quasi fermi, perdendo l’1,4%, così come è rimasta invariata la
domanda (+0,8%). Risulta più evidente, invece, il calo dell’offerta,
che è scesa del 2,1%.
I canoni di locazione risultano ben
lontani da quelli richiesti nel caso unico milanese: negli altri
grandi capoluoghi, la spesa media mensile è pari a 842 euro per un
bilocale da 65 metri quadri. Piccoli centri e provincia sono ancora
in sofferenza: qui tutti gli indicatori di mercato rilevati riportano
ancora valori in perdita, giustificati soprattutto da una domanda che
continua a calare e che, in sei mesi, ha perso quasi due punti
percentuali (-1,7%). Il prezzo è rimasto quasi invariato rispetto al
semestre scorso e i 393 euro richiesti mediamente per un appartamento
da 65 metri quadri sono frutto di un calo dello 0,5%. Risulta scesa
dell’1,5% anche l’offerta di immobili in locazione.
“Rispetto al resto del mercato,
quello degli affitti è un comparto che tutto sommato è riuscito a
tenere meglio negli ultimi anni, soprattutto nelle grandi città –
dice Carlo Giordano, amministratore delegato di Immobiliare.it – Ma
ora siamo in un momento, in cui operatori e proprietari si
interrogano sugli impatti che l’emergenza sanitaria potrebbe avere
sul settore. E' presto per fare previsioni. Sul nostro portale il
numero di visitatori e pagine viste, rispetto allo stesso periodo
dell’anno scorso, è in aumento: chi ha in progetto la ricerca di
una casa sta, per ovvi motivi, soltanto rimandando la visita
dell’immobile e l’eventuale stipula del nuovo contratto, ma
complice anche il molto tempo che si trascorre tra le mura
domestiche, spende più tempo online alla ricerca di un’occasione”.