Guala Closures: ricavi '19 a 606,5 milioni tutto a riserva l'utile netto di 14,7 milioni

Marco Giovannini, presidente
 amministratore delegato Guala Closures
“Il 2019 conferma l’estrema resilienza del business della nostra società e la grande capacità di intervento per far fronte ad eventi eccezionali ”. Incomincia così il commento di Marco Giovannini, presidente e amministratore delegato di Guala Closures, al bilancio dell'anno scorso, aggiungendo subito: “Mi riferisco in particolare alle guerre dei dazi dagli Usa verso il Messico, la Cina e l’Unione Europea, in aggiunta alle restrizioni imposte dalla Russia verso l’Ucraina; ai disordini sociali che hanno sconvolto la Francia, la Spagna, il Cile e la Colombia; ai cambiamenti climatici che hanno causato enorme siccità nel cono sud dell’Africa e generato il disastro degli incendi in Australia”.
“Ciononostante, il nostro Gruppo – ha detto Giovannini, che è anche consigliere di indirizzo della Fondazione Crt e consigliere di amministrazione di Banca Sistema - chiude il 2019 con ricavi in crescita dell’11,7%, con una marginalità a perimetro costante in aumento del 19.7% e un cash flow positivo di 14 milioni”.
Questi risultati sono stati ottenuti grazie alla capacità di intraprendere con la massima rapidità e efficienza nuovi stabilimenti produttivi, in Bielorussia e in Kenya, di integrazione dimostrata nella razionalizzazione delle operazioni in Scozia a seguito dell’acquisizione di Ucp e di innovazione tecnologica, tradottasi nel lancio delle nuove chiusure dotate di microchip leggibile negli Stati Uniti, che hanno avviato il processo di digitalizzazione del packaging.
“Prendendo atto dell’attuale situazione dei mercati finanziari e pur avendo la possibilità e le riserve per l’erogazione di un ragionevole dividendo, il consiglio di amministrazione ha preferito un approccio prudente e la destinazione di tutta la generazione di cassa alla riduzione del debito” ha scritto Marcio Giovannini, spiegando che l'impresa conta di poter assorbire eventuali contraccolpi della supply chain e della domanda, “anche se al momento è prematuro fare previsioni su possibili impatti nei prossimi mesi”.
A livello consolidato, il gruppo Guala Closures ha registrato ricavi pari a 606,5 milioni, un margine operativo lordo di 113,5 milioni e l'utile netto di 14,7 milioni, mentre era stato di 0,1 milioni nel 2018. L'indebitamento finanziario netto al 31 dicembre ammonta a 462,5 milioni, a fronte dei 476,5 milioni a primo giorno di gennaio.