Le sorprese della Borsa non finiscono mai. Una nuova è quella emersa con i dati relativi alle capitalizzazioni del 31 marzo. Quando Piazza Affari ha attribuito a Intesa Sanpaolo un valore inferiore a quello della Ferrari. Allora, la banca guidata da Carlo Messina capitalizzava 25,782 miliardi, a fronte dei 27,236 miliardi della Ferrari. La quale, nell'ultima seduta dell'anno scorso, era valutata dalla Borsa 28,897 miliardi, ancora quasi 12,4 miliardi in meno rispetto a Intesa Sanpaolo (41,268 miliardi).
Intesa Sanpaolo è un gruppo con 12 milioni di clienti, 4.800 sportelli (3.752 in Italia), oltre 89.000 dipendenti e un utile netto che, l'anno scorso, è stato di 4,182 miliardi. La Ferrari, nel 2019, ha venduto 10.000 vetture, ha fatturato 3,77 miliardi e, con neppure 4.000 dipendenti, ha conseguito un utile netto di 699 milioni.
Intesa Sanpaolo, che ha come principale azionista la torinese Compagnia di San Paolo, ha così perso il primo posto nella classifica delle quotate del Nord Ovest per capitalizzazione, posizione tenuta per anni. La società a capo del colosso bancario-finanziario-assicurativo è stata scalzata dalla controllata di Exor, la holding della famiglia Agnelli-Elkann-Nasi. E la stessa Exor, che condivide con Ferrari anche il presidente, John Elkann, è salita sul podio, dal quale è invece scesa Fca. La capitalizzazione di Exor, infatti, è risultata di 11,510 miliardi (16,764 a fine 2019), mentre quella di Fca è crollata a 10,065 miliardi, la metà del valore del 30 gennaio scorso (20,560 miliardi).
Rispetto all'ultima seduta del 2019, sono rimaste invariate le posizioni di classifica di tutte le altre maggiori quotate che fanno riferimento al Piemonte o alla Liguria, quelle che capitalizzano più di un miliardo di euro. Al quinto posto si trova Cnh Industrial (7,048 miliardi il valore borsistico al 31 marzo 2020), al sesto Diasorin (6,608 miliardi), al settimo Italgas (4,004 miliardi), all'ottavo Buzzi Unicem (3,068 miliardi), al nono Iren (2,909 miliardi) e al decimo Erg (2,431 miliardi). Seguono, nell'ordine, Astm con 2,232 miliardi, Reply con 2,055, Autogrill con 1,060 e la Juventus con 1,048.