Poco meno di quattro milioni di euro. E' il compenso complessivo ricevuto, l'anno scorso, dai tre Rizzante al vertice di Reply, quotata torinese tra le più brillanti e redditizie della Borsa Italiana. Il presidente e amministratore delegato Mario Rizzante, fondatore dell'impresa leader nella progettazione e realizzazione di soluzioni innovative nei settori dei servizi digitali, ha ricevuto, per i suoi incarichi, 1,480 milioni di euro.
Poco meno ha avuto la figlia Tatiana, che condivide con il padre la carica di amministratore delegato e che ha partecipato alla costituzione della società. Il compenso 2019 di Tatiana Rizzante, infatti, è stato di 1,371 milioni.
Ammonta invece a 1,117 milioni la somma ricevuta da Filippo Rizzante, fratello di Tatiana, anche lui laureato in Ingegneria informatica al Politecnico di Torino e consigliere esecutivo, avendo importanti responsabilità operative in azienda.
Un po' più di un milione (per la precisione 1,065 milioni), Daniele Angelucci, consigliere di amministrazione e responsabile finanziario del gruppo Reply.
Consiglieri di amministrazione esecutivi, cioè con incarichi gestionali all'interno del gruppo, sono anche Claudio Bombonato ed Elena Maria Previtera. Laurea in Ingegneria aeronautica al Politecnico di Torino, ex presidente di Anima Holding, Claudio Bombonato ha avuto il compenso di 900.000 euro, mentre è stato di 786.000 euro quello di Elena Maria Previtera.
Consiglieri di amministrazione non esecutivi e indipendenti sono Fausto Forti (34.000 euro), Francesco Umile Chiappetta (30.000 euro) e la cuneese Secondina Giulia Ravera (30.000 euro), la quale fa parte dei consigli di amministrazione anche delle quotate A2A, Inwit e Otp (Renzo Rosso). Quanto a Chiappetta, è anche consigliere di amministrazione della novarese Autogrill e vice presidente di Armonia sgr.