Borsa: impennata Conafi, caduta Diasorin

Le sorprese della Borsa. Oggi, 26 marzo, quando l'indice Ftse Mib ha chiuso a 24.393 punti (+0,72%), due piemontesi hanno fatto registrare una il maggior rialzo di tutte le quotate a Piazza Affari e l'altra il maggior ribasso tra le blue chip. Il record giornaliero degli aumenti è stato della torinese Conafi (+22,67% rispetto a ieri, quando ha comunicato di avere chiuso il bilancio 2020 in perdita). Invece, la blue chip che ha evidenziato il maggior ribasso nella seduta è stata Diasorin (-2,32%), il cui prezzo è così risceso sotto i 140 euro, per la precisione a 139.
Fra l'altro, Diasorin è una delle 19 quotate del Nord Ovest che hanno terminato la settimana borsistica con un confronto negativo rispetto a venerdì 19. Le altre “nostre” blue chip che presentano un prezzo inferiore a quello di sette giorni prima sono Buzzi Unicem (21,55 euro contro i 22,33 precedenti), Cnh Industrial (13,145 euro dai 13,235 di venerdì 19), Intesa Sanpaolo (2,2975 euro da 2,314) e Stellantis (14,638 euro da 14,85).
Al contrario, le blue chip che hanno incrementato il loro valore borsistico nella settimana sono Exor (da 71,04 a 71,14 euro), Ferrari (da 164,10 a 173,4 euro) e Italgas (da 5,33 a 5,515 euro). Con loro hanno evidenziato un rialzo, tra le “big” del Nord Ovest, Astm (da 25, 60 a 25,72 euro), Autogrill (da 6,25 a 6,475 euro), Dea Capital (da 1,372 a 1,456 euro), Erg (da 23,76 a 25,44 euro), Guala Closures (da 8,25 a 8,5 euro), Reply (da 105,30 a 107,6 euro), Sanlorenzo (da 22,20 a 22,35 euro) e Tinexta (da 21,35 a 22,8 euro).