Il mercato auto in rosso anche a febbraio per Stellantis (ex Fca-Psa) quota del 41,%

Rosso anche febbraio e solo un po' meno di gennaio. L'inizio del 2021 è tutto sfavorevole per il mercato italiano dell'auto. Dopo il calo del 14% del primo mese dell'anno, ecco la contrazione del 12,3% a febbraio, quando le nuove immatricolazioni sono risultate 142.998, a fronte delle 163.124 del corrispondente periodo 2020. Così, il totale del bimestre è di 277.145 vendite, quasi 42.000 in meno di gennaio-febbraio 2020 (-13,1%).
“Nel secondo mese dell’anno – ha commentato Paolo Scudieri, presidente dell'Anfia, l'associazione dell'industria automotive nazionale - assistiamo nuovamente a una performance negativa del mercato dell’auto, visto che volumi così bassi non si vedevano da febbraio 2015. Pur in presenza di un migliorato clima di fiducia di consumatori e imprese – anche grazie alla ritrovata stabilità politica, con l’avvio delle attività del nuovo Governo – sull’opportunità attuale all’acquisto di beni durevoli, fra cui l’automobile, da parte dei consumatori, si rileva un peggioramento nel mese, evidentemente per via di una situazione economica ancora critica che necessita di tempo e interventi adeguati a una vera ripartenza”.
“Le misure di incentivazione alla domanda, in vigore fino a fine giugno, si confermano quindi quanto mai indispensabili per sostenere il comparto in un momento delicato” ha aggiunto Scudieri, sottolineando che sono sempre in controtendenza rispetto alle vendite complessive le immatricolazioni di auto elettrificate, con le ibride ed elettriche, insieme, in rialzo del 141,8% nel mese con una quota del 34,8%, che ne decreta il sorpasso sulle auto a benzina (33% di quota)”. Analogamente, le ibride mild e full, rappresentando il 28,9% del mercato di febbraio, superano la quota di penetrazione delle vetture diesel (24,6%). Ottima performance anche per le ricaricabili, i cui volumi mensili superano del 124,5% quelli di febbraio 2020, toccando una quota del 5,9%.
A sua volta, Michele Crisci, presidente dell'Unrae, l'associazione delle case automobilistiche estere, ha sottolineato che i dati elaborati “indicano una perdita di fatturato per il settore nel 2020 pari a 10 miliardi di euro, che per le casse dello Stato si traduce in mancate entrate in termini di Iva per 1,8 miliardi, una cifra rilevante alla quale, nell'ipotesi pessimistica di una ulteriore depressione del mercato dell'auto, si rischia di aggiungere anche la chiusura di aziende e la perdita di migliaia di posti di lavoro con i relativi danni economici e sociali”.
Il gruppo Stellantis, nato dalla fusione di Fca e Psa-Peugeot, nel complesso, ha totalizza in febbraio 59.153 immatricolazioni (-13% rispetto allo stesso mese 2020) con una quota di mercato del 41,4%. In particolare, Fiat ha avuto 22.769 acquirenti (-18,2%9, Paugeot 10.671 (-1,4%), Citroen 8.243 (+2,6%), Opel 6.671 (-4,4%), Jeep 5.621 (-0,9%), Lancia 3.866 (-35%), Alfa Romeo 865 (-54,6%), Ds 361 (-47,8%) e Maserati 106 (-30,7%). Nel cumulato da inizio 2021, le immatricolazioni complessive di Stellantis ammontano a 111.916 (-17,3%), con una quota di mercato del 40,4%. La quota bimestrale del gruppo Volkswagen è 15,6%, quella del gruppo Renault 8,3% e di Ford 6,7%. Seguono: gruppo Toyota (6,3%), gruppo Hyundai (5%), gruppo Bmw (4,8%), gruppo  Daimler-Mercedes (3,5%).
Comunque, sono otto i modelli del Gruppo Stellantis nella top ten di febbraio, con Fiat Panda sempre in testa alla classifica (13.368 esemplari immatricolati), seguita, al secondo posto, da Lancia Ypsilon (3.866), che recupera una posizione e, al quinto, da Citroen C3 (3.651), stabile. Al sesto posto troviamo Opel Corsa (3.531), seguita, al settimo, da Jeep Renegade (3.380) e, all'ottavo, da Fiat 500X (3.333). Chiudono la top ten, rispettivamente al nono e al decimo posto, Peugeot 208 (3.204) e Peugeot 2008 (2.932).