Quando il cemento della Buzzi diventa oro l'utile netto del gruppo oltre 560 milioni

Quando il cemento diventa oro. Unicem Buzzi, l'impresa cementiera di Casale Monferrato controllata e guidata dalla famiglia Buzzi, ha chiuso l'esercizio 2020 con un utile netto di 560,2 milioni a livello consolidato (il 45,2% in più rispetto ai 385,7 milioni precedenti) e di 293,4 milioni a livello di capogruppo, il cui risultato finale del 2019 era stato di 82,7 milioni. Così che il consiglio di amministrazione presieduto da Veronica Buzzi proporrà all'assemblea dei soci un dividendo di 25 centesimi per azione, mentre l'anno scorso i possessori di azioni ordinarie avevano avuto 15 centesimi per ogni azione ordinaria e 17,4 centesimi per ogni azione di risparmio (la categoria non esiste più, in seguito alla conversione delle risparmio in ordinarie).
Il fatturato consolidato è rimasto praticamente invariato tra i due esercizi passando da 3,221 miliardi a 3,222 ( le variazioni di perimetro hanno avuto un effetto positivo di 12,6 milioni, mentre l’effetto cambio è stato sfavorevole per 69,2 milioni; a parità di condizioni il fatturato sarebbe cresciuto del 1,8%). Il margine operativo lordo si è attestato a 780,8 milioni, in aumento del 7,2%. L’effetto cambio è stato negativo per 20,6 milioni. Il dato dell’esercizio in esame comprende costi non ricorrenti netti per 4,2 milioni, riferibili principalmente a oneri legali, professionali e di ristrutturazione. Escludendo le componenti non ricorrenti, il margine operativo lordo è passato da 732,1 a 785 milioni (+7,2%), con un’incidenza sul fatturato del 24,4% (22,7% nel 2019). Il risultato operativo si è attestato a 524 milioni, in aumento rispetto a 468,2 milioni del 2019. Gli oneri finanziari netti sono scesi da 58,6 a 0,3 milioni, principalmente grazie alla variazione favorevole degli utili/perdite su cambi e del fair value degli strumenti derivati. L’utile prima delle imposte si è attestato a 700,3 milioni, in aumento rispetto ai 482 milioni dell’esercizio precedente. 
L’indebitamento finanziario netto del gruppo a fine 2020 è risultato di 241,6 milioni, in riduzione di 326,2 milioni rispetto ai 567,8 milioni di fine 2019. Il miglioramento della posizione finanziaria netta è stato realizzato grazie al favorevole andamento del flusso di cassa generato dall’attività operativa ed all’incasso del dividendo di 143 milioni, riferito alla vendita di tutte le attività della collegata Kosmos Cement. La posizione finanziaria netta considera anche il debito per il dividendo straordinario collegato all’operazione di conversione delle azioni risparmio, pari a circa 144 milioni, già saldato a inizio febbraio 2021. Nell’esercizio appena trascorso, il gruppo ha distribuito dividendi per 31,8 milioni e ha pagato investimenti industriali per complessivi 257,5 milioni.