Iren: dividendo di 9,50 centesimi (+2,7%)

Utile un po' minore, ma più dividendo. Gli amministratori di Iren hanno presentato i risultati 2020. A livello consolidato, i ricavi sono stati pari a 3,725 miliardi (-12,8%, a causa principalmente dell’impatto Covid-19, dei prezzi delle commodity e del clima mite), margine operativo lordo (Ebitda) di 927 milioni (+1,1%; ma escludendo gli effetti straordinari la crescita sarebbe stata del 5,7% e perciò di circa 49 milioni), risultato operativo (Ebit) pari a 416 milioni (-8%, ma escludendo gli effetti straordinari e l’accantonamento straordinario al fondo svalutazione crediti per effetto del Covid-19, risulterebbe una crescita del 2,3%) e utile netto di gruppo attribuibile agli azionisti pari a 235 milioni di euro (-0,4% rispetto a 236 milioni del 2019, anche in questo caso, però, escludendo gli effetti straordinari, l’utile netto risulterebbe in crescita del 3,7%). L'indebitamento finanziario netto al 31 dicembre è ammontato a 2,948 miliardi, l'8,9% in più rispetto alla stessa data precedente).
Il Consiglio di amministrazione di Iren ha deciso di proporre all'assemblea degli azionisti un dividendo per azione pari a 9,50 centesimi, il 2,7% più dell'anno scorso, “in linea con quanto annunciato nel Piano Industriale”.
“I risultati appena approvati evidenziano la solidità del modello di business e l’efficacia della strategia del gruppo che, al netto degli elementi straordinari, ha registrato un Ebitda superiore alle aspettative e in crescita di 49 milioni” ha commentato Massimiliano Bianco, l'amministratore delegato del Gruppo che ha aggiunto: “nel 2020 l’azienda ha ulteriormente ampliato i territori in cui opera, assumendo a tutti gli effetti un respiro nazionale sia in termini di presenza industriale che commerciale. Inoltre, la forte spinta sugli investimenti, pari a 685 milioni di euro, consente di confermare il raggiungimento degli obiettivi strategici declinati nell’ultimo piano industriale e di proporci con un ruolo da protagonista nel programma di ripresa economica post pandemia che coinvolgerà il Paese”
Il torinese Renato Boero, presidente Iren, ha detto: “Il 2020 è stato un anno caratterizzato sia da una crescita organica pari a 40 milioni di euro sia da importanti operazioni di M&A come I.Blu e Unieco che, contribuendo per ulteriori 11 milioni di euro all’Ebitda, ci hanno consentito di estendere i servizi ambientali a nuovi territori e diventare il primo operatore nella filiera della plastica in Italia. Oltre 350 milioni di euro sono stati investiti su progetti inerenti la multi-circle economy, evidenziando l’attenzione che il gruppo dimostra nei confronti dell’ambiente e dei suoi territori e garantendo un importante sostegno in un periodo di estrema complessità”.