"Subalpini" 2017

Luca Filippone, direttore generale di Reale Mutua, Marco Gay, poliedrico imprenditore torinese che ha lasciato da poco la presidenza nazionale dei Giovani di Confindustria, non essendo più rieleggibile al termine del secondo mandato e Luciano Mattioli, a capo dell'omonima azienda di gioielli con la figlia Licia: sono tre dei nuovi soci 2017 del Circolo Subalpino, tra i più prestigiosi, esclusivi ed ambiti di Torino. Farvi parte è un onore riservato a pochi. Bisogna esserne giudicati degni, da una commissione attenta e rigorosa. Al Subalpino non ci si candida, si entra su invito. E con soci che garantiscono su caratteristiche e doti, che vanno dall'eccellenza nel proprio campo di attività, alla riconosciuta posizione sociale, all'onesta, al comportamento decoroso, al buon cuore.
Al Subalpino, fondato nel 1949 da Remo Morone, che l'ha presieduto fino al 1960, si trova il fior fiore piemontese degli avvocati, dei commercialisti, dei medici, dei professori universitari, degli imprenditori, dei liberi professionisti, dei manager e non solo. Grandi personalità che hanno come appuntamento tradizionale il martedì, nelle sale auliche di un palazzo storico di corso Vittorio Emanuele, dove normalmente si cena, velocemente, sobriamente e dandosi rigorosamente del tu, a prescindere dall'età e dagli incarichi ricoperti. Le relazioni sono improntate all'amicizia, alla reciproca disponibilità e benevolenza. Clima sempre piacevole.
Il numero degli iscritti è costantemente contenuto intorno ai 150. Il presidente resta in carica ed è rinnovabile solo per un altro anno. Attualmente a presiedere il Subalpino è il professor Giovanni Gandini, direttore del dipartimento assistenziale di Diagnostica per immagini alla Città della Salute di Torino. E' stato confermato recentemente dall'assemblea, che ha anche eletto consiglieri Silvio Dolci, Gian Mario Giachino, Guglielmo Giordanengo, Paolo Montalenti, Lodovico Passerin d'Entreves, Giuseppe Poli, Luigi Puddu, Mauro Rinaldi, Giovanni Succo ed Emilio Rossi, Confermato anche il collegio dei probiviri, formato da Carlo Luda di Cortemiglia, Lionello Jiona Celesia e Giovanni Zanetti.