Dodici mesi d'oro, quelli terminati il
31 luglio 2017, per quasi tutti gli azionisti delle società quotate
del Nord Ovest: nell'ultimo anno, il valore borsistico dei loro
titoli è aumentato, molto, moltissimo in alcuni casi. Tre le
eccezioni: Banca Carige, Banca Intermobiliare e Boero Bartolomeo.
La capitalizzazione borsistica del
travagliato istituto di credito genovese, che ha come azionista di
riferimento la famiglia Malacalza, alla fine del mese scorso è
risultata di 208,4 milioni, a fronte dei 283,7 di un anno prima. Il
valore attribuito dal mercato alla Carige è sceso di un altro 10,7%
e tale, quindi, è stata la perdita “potenziale” dell'ultimo anno
per i possessori di quote della banca (potenziale, perché la
minusvalenza, come la plusvalenza, diventa reale soltanto quando il
titolo viene venduto).
Ecco, qui sotto, i valori che Piazza
Affari attribuiva alle società del Nord Ovest al 31 luglio appena
passato e, tra parentesi, i rispettivi valori borsistici al 29 luglio 2016. Con
la premessa che l'elenco comprende non solo le quotate con sede
legale in una delle nostre tre regioni – Piemonte, Liguria e Valle
d'Aosta – ma anche le società che possono essere considerate del
Nord Ovest, arbitrariamente, per motivi diversi, come le origini
locali del soggetto controllante, quali le famiglie
Agnelli-Nasi-Elkann per il gruppo Exor, l'alessandrino Urbano Cairo
per la Cairo Communication e la cuneese Daniela Garnero Santanché
per Ki Group e Visibilia Editore.
Intesa Sanpaolo al secondo posto
nella graduatoria della Borsa per capitalizzazione: 48,917 miliardi
(33,015), inferiore unicamente a quella dell'Enel, prima con 49,178
miliardi (41,614) e più alta anche di quella dell'Eni, scesa al
terzo posto con 48,761 miliardi dai 49,251 di fine luglio 2016,
quando ancora si trovava in testa.
Fca 15,655 miliardi (7,444),
Exor 12,193 miliardi (8,360), Cnh 13,328
miliardi (8,731), Diasorin,
che fa capo alla famiglia torinese Denegri, 4,143 miliardi (3,154),
Buzzi, dell'omonima
famiglia casalese, 4,072 miliardi (3,379), Italgas,
rientrata in Borsa sul finire dell'anno scorso, 3,755 miliardi,
Sias (gruppo Gavio di
Alessandria) 2,633 miliardi (1,838), Iren
2,544 miliardi (1,728), Erg (famiglie
genovesi Garrone e Mondini) 1,824 miliardi (1,546), Astm
(gruppo Gavio) 1,821 miliardi (874 milioni), Reply
(faniglia Rizzante di Torino) 1,642 miliardi (1,1999.
Cir
(gruppo De Benedetti) 991 milioni (814), Vittoria
Assicurazioni (famiglia Acutis,
di Torino) 800 milioni (613), Juventus
(Exor) 593 milioni (295), Cairo Communication
528 milioni (494), Sogefi (gruppo
De Benedetti) 508 milioni (180), Cofide
(holding dei De Benedetti) 406 milioni (274), Gedi
(nuova editoriale dei gruppi De Benedetti-Exor) 398 milioni, Dea
Capital (gruppo delle famiglie
novaresi Drago e Boroli) 386 milioni (318), Prima Industrie
275 milioni (136), Basicnet (famiglia
Boglione di Torino) 237 milioni (200), Tecnoinvestimenti,
sede operativa a Torino e vertice subalpino formato da Enrico Salza e
Pier Andrea Chevallard, 237 milioni (110).
Banca Carige 208
milioni (284), Banca Intermobiliare,
sede legale e centrale sotto la Mole, 200 milioni (223), Orsero
di Albenga 186 milioni, Pininfarina
111 milioni (52), Damiani
(omonima famiglia di Valenza Po) 94 milioni (82), Boero
dell'omonima famiglia genovese
81 milioni (83), M&C (De
Benedetti) 81 milioni (76), Cover 50 (famiglia
Fassino, di Torino) 50 milioni (42), Centrale del Latte
d'Italia (famiglie Luzzati,
Pozzoli, Artom, piemontesi e liguri) 39 milioni (28), Fidia
(famiglia Morfino di Torino) 33
milioni (29), Italia Independent (Lapo
Elkann) 26 milioni (15), Ki Group,
presieduta da Daniela Garnero Santanché, che ne è anche azionista
17 milioni (16), Visibilia Editore
(Daniela Garnero Santanchè) 4 milioni (2).
La capitalizzazione di tutte le 331 società quotate alla Borsa di Milano al 31 luglio 2017 è risultata pari a 611,578 miliardi, 142,105 miliardi e il 30,27% in più rispetto al 29 luglio 2016.
Al 31 luglio appena passato l'indice Italia Mib storico era di 19.470 punti, il più alto degli ultimi dieci anni, ma ancora lontano dai 28.525 punti del 28 dicembre 2007 e dei 31.005 di fine dicembre 2006.