SERGIO MARCHIONNE E FCA
Venerdì 22 settembre, l'azione Fca ha
chiuso in Borsa a 15,05 euro, prezzo mai raggiunto prima e tale da
far superare i 22,2 miliardi di euro il valore attribuito dal mercato
all'impresa pilotata, magistralmente, da Sergio Marchionne. La nuova
impennata del titolo è stata motivata dalle voci di una possibile
alleanza tra Fiat Chrysler Automobiles e la coreana Hyundai, che
controlla anche la Kia. Se l'ipotesi diventasse realtà, il nuovo
gruppo si piazzerebbe ai primi posti a livello mondiale.
E pensare che, ancora un anno fa,
l'azione Fca era scambiata a 5,7 euro, oltre il 160% in meno rispetto
all'ultima quotazione. Non solo: quasi non passa mese, per non dire
settimana, che non si parli di interessi di diversi soggetti verso il
Gruppo nella sua completezza o di sue parti, dalla Jeep all'Alfa
Romeo, alla Magneti Marelli. Intanto, Sergio Marchionne firma nuovi
accordi con Costruttori del calibro di Bmw, vara progetti, realizza
investimenti, annuncia risultati sempre migliori e, persino, il
prossimo azzeramento dell'indebitamento netto.
Inevitabile che Marchionne abbia
riconquistato il primo posto nella classifica dei manager più ammirati e con la più diffusa reputazione.
MESSINA-BARRESE E INTESA SANPAOLO
Sergio Marchionne al banchetto Da Massimo, mercato torinese della Crocetta |
MESSINA-BARRESE E INTESA SANPAOLO
Forse pochi hanno notato che un altro
gruppo del Nord Ovest, Intesa Sanpaolo, ha fatto segnare, venerdì,
un suo record borsistico. L'azione del leader bancario italiano
(oltre 4.600 sportelli e 12,3 milioni di clienti) ha chiuso le
contrattazioni a 2,972 euro, dopo essere arrivata, nella giornata,
fino a 2,998 euro. Il livello raggiunto è il più alto dall'inizio
dell'anno e ha portato la capitalizzazione di Intesa Sanpaolo a
47,135 miliardi.
Carlo Messina amministratore delegato Intesa San Paolo |
Stefano Barrese responsabile Banca dei Territori |
MAURIZIO E FEDERICO SELLA
Banca Patrimoni Sella & C., istituto torinese specializzato nel private banking, controllato da Banca Sella Holding e guidato da Federico Sella con il padre Maurizio – amministratore delegato e direttore generale il primo, presidente il secondo – ha rilevato le attività italiane di wealth management da Schroders, la quale, in cambio, diventa socia di Banca Patrimoni. L'accordo, trattato per mesi, è stato ufficializzato, con la notizia che il gruppo biellese è stato assistito, nell'operazione, dallo studio legale Pedersoli.
Banca
Patrimoni Sella & C. ha chiuso il bilancio 2016 con una raccolta
globale di 11,4 miliardi, un utile netto di 7,2 milioni (in calo
rispetto ai due esercizi precedenti) e un patrimonio netto di 75,5
milioni. Al 31 dicembre il suo Cet1, indicatore di solidità, è
risultato del 16,57%, superiore al 15,80% del 31 dicembre 2015. Vice
presidenti sono Massimo Coppa, esponente della famiglia che è anche
azionista, e Mario Deaglio.
Maurizio
Sella, grande capo dell'omonimo e storico gruppo biellese, saldamente
controllato dalla numerosa famiglia del fondatore (al vertice si
trova la sapa Maurizio, società in accomandita per azioni) è un
protagonista del sistema finanziario nazionale ed è stato, fra
l'altro, presidente dell'Abi.
Maurizio Sella, numero uno dell'omonimo Gruppo |
GIOVANNA VITELLI E MASSIMO PEROTTI
A Cannes, all'ultimo Festival della nautica, Azimut-Benetti e la Sanlorenzo hanno fatto man bassa di premi e hanno raccolto diversi ordini importanti. Un ulteriore riconoscimento dell'eccellenza e della competitività internazionale dei due Cantieri del Nord Ovest, leader a livello mondiale e protagonisti, naturalmente, anche al Salone nautico di Genova, dove hanno prova quotidiana del loro valore con nuovi contratti e manifestazioni di ammirazione.
Azimut-Benetti
(presidente è il fondatore Paolo Vitelli, vice presidente operativo
la figlia Giovanni), ha un valore di produzione di oltre 700 milioni
a livello di gruppo e un portafoglio ordini di 415 milioni, superiore
del 34% all'esercizio precedente. Dati confermati dalla stessa
Giovanna Vitelli, con la notizia che nei prossimi tre anni saranno
investiti 35 milioni.
Torinese,
come l'Azimut-Benetti, dove ha lavorato a lungo ed è stato direttore
generale, è anche Massimo Perotti, titolare e presidente della
Sanlorenzo, che ha cantieri nello Spezzino e a Viareggio. La
Sanlorenzo ha un fatturato di 314 milioni, un portafoglio ordini di
360 milioni e 400 dipendenti diretti, in crescita. Il suo piano
industriale 2017-2020 prevede investimenti per 100 milioni: 42 per
nuovi modelli, 52 in strutture e 6 in ricerca.
Giovanna Vitelli vice presidente operativo Azimut-Benetti |
Massimo Perotti titolare Sanlorenzo |
RENZO PIANO E GENOVA
Architetto tra i più apprezzati e invocati al mondo, il genovese Renzo Piano, creatore di opere entrate nella storia del design e dell'urbanistica, Senatore a vita, non dimentica mai la sua città, che ama profondamente e alla quale, periodicamente, dona progetti e soluzioni per accrescerne la bellezza, la funzionalità, lo sviluppo.
Il regalo più recente a Genova, Renzo
Piano lo ha fatto con il progetto della “Piazza del Vento”, un
campo di 57 alberi di barca a vela strallati con fiocchi per
interagire con il vento e il sole, dotato anche di un campo sonoro -
“Melodie mediterranee” - creato collegando gli alberi tra loro
con cavi metallici. La “Piazza del Vento” è stata realizzata con
il contributo dall'Ucina-Confindustria nautica; si trova all'ingresso
del Salone nautico, dove è stata inaugurata.
Salone tornato, quest'anno, a
riscuotere un notevole successo e rievocare la vocazione marinaresca
della Superba. Una caratteristica, quella della blue economy,
ribadita dai dati relativi alle esportazioni del primo semestre,
quando sono state vendute all'estero navi e imbarcazioni per 395
milioni (+5,2%), tanti da far attribuire a questo settore il primato
dell'export, davanti ai prodotti siderurgici e ai macchinari.
Ottant'anni compiuti il 14 novembre,
figlio di costruttore edile, Renzo Piano già nel 2006 era stato
inserito, da Time, fra le cento personalità più influenti al
mondo. Oltre che archistar, Renzo
Piano è un imprenditore di successo: il suo Renzo Piano Building
Workshop, che, fra l'altro, impiega molti giovani, ha un notevole
volume d'affari, non soltanto in Italia e in Francia. Ha anche
costituito la Fondazione che porta il suo nome.
Renzo Piano |