Sanità pubblica, le virtù valdostane

Sanità pubblica: appartiene alla Valle d'Aosta il record nazionale della puntualità (minori ritardi) dei pagamenti ai fornitori dei dispositivi medici. Il primato, confermato nel 2016, è stato riconosciuto alla regione alpina dalla Cgia, attendibile e attentissima associazione degli artigiani e delle piccole imprese di Mestre. 
Sulla base di dati di Assibiomedica, infatti, la Cgia ha constatato che, in Valle d'Aosta, le aziende fornitrici di dispositivi medici a strutture del Servizio sanitario nazionale (Ssn) incassano il dovuto, mediamente, 76 giorni dopo la data di fatturazione, un tempo che è la metà della media italiana (153 giorni).
In Liguria il tempo medio del Ssn per questo genere di forniture è di 94 giorni e di 173 in Piemonte, battuto in lentezza da Sardegna (183 giorni), Sicilia (209), Campania (259), Calabria (443) e Molise (621), maggiore ritardatario. Comunque, rispetto al 2011, i tempi medi di pagamento ai fornitori di dispositivi medici si sono ridotti del 49% a livello nazionale, del 51,9% in Liguria, del 36,7% in Piemonte e del 32,7% in Valle d'Aosta.
Proprio la Valle d'Aosta è anche la regione che, nel 2015 (ultimo dato disponibile), ha presentato il secondo minor debito pro-capite verso il complesso dei fornitori degli enti del Servizio sanitario nazionale: 125 euro, superiore soltanto ai 97 euro medi degli abitanti delle Marche (377 euro la media italiana). Infatti, l'indebitamento totale delle Marche nei confronti dei fornitori del Ssn era di 149,1 milioni di euro, mentre era di 15,9 milioni quello della Valle d'Aosta.
Nel 2015, la Sanità pubblica aveva un indebitamento verso i fornitori pari a 1,831 miliardi in Piemonte (416 euro per ogni residente) e a 463 milioni in Liguria (295 euro a testa). Quanto all'intera Italia, il debito ammontava a 22,9 miliardi, corrispondenti a 377 euro per persona.
Anche per il debito del Ssn pro-capite verso i fornitori, il record negativo è stato fatto segnare dal Molise con 1.735 euro per abitante (541,4 milioni in totale). Nella relativa graduatoria, il Piemonte è finito in settimana posizione e la Liguria in tredicesima.
Ancora la Cgia, con la sua ricerca, ha evidenziato che, nel periodo 2011-2015, quando l'indebitamento del Servizio sanitario nazionale nei confronti dei suoi fornitori è diminuito di 15 miliardi a livello nazionale, quindi del 39,7% rispetto ai quasi 38 miliardi dell'inizio del periodo considerato. Un tasso di riduzione superiore a quello medio italiano è stato fatto registrare dalla Valle d'Aosta (-41,8%), mentre sono risultati inferiori quelli del Piemonte (-31%) e della Liguria (-31%).
Tra il 2011 e il 2015, comunque, il Piemonte ha ridotto di 824,3 milioni il suo indebitamento sanitario verso i fornitori e di 257,3 milioni la Liguria.
La regione più virtuosa nel tagliare il debito sanitario? Le Marche (69,5%), che hanno fatto meglio anche della Campania (-55,4%) e del Veneto (-51%). Al contrario, a fare peggio sono state Umbria, che ha aumentato il debito del 57,7% e Molise (+39,7%).