Una buona estate anche per le banche

Estate positiva per le banche, in Italia. A provarlo sono i dati comunicati dall'Abi, l'associazione nazionale degli istituti di credito. I prestiti alla clientela sono cresciuti e, al 31 agosto, sono risultati pari a 1.762,1 miliardi. E' tornata ad aumentare anche la raccolta complessiva da clientela, che è salita a 1.708,4 miliardi (+0,6% rispetto alla stessa data 2016). Inoltre, sono calate le sofferenze nette, mentre è continuato il recupero di redditività.
In particolare, i depositi da clientela (conti correnti, certificati e pronti/termine), al 31 agosto, sono ammontati a 1.401,8 miliardi, 57,5 miliardi in più rispetto a 12 mesi prima (+4,3%); quanto ai prestiti a famiglie e imprese sono risultati pari a 1.362 miliardi, l'1,1% in più rispetto al 31 agosto dell'anno scorso (in totale, cioè comprendendo anche le società finanziarie e la Pubblica amministrazione, gli impieghi in essere a fine agosto erano pari a 1.762,1 miliardi, l'1,4% in più).
Evidente soddisfazione è, poi, emersa dall'Abi, di cui è vice presidente Camillo Venesio (Banca del Piemonte), in seguito alla constatazione che le sofferenze nette sono scese, a fine luglio, a 65,8 miliardi, il valore più basso dal marzo 2013, così che il loro rapporto sugli impieghi totali si è ridotto al 3,82%, mentre era ancora al 4,89% al 31 dicembre scorso.
Le sofferenze – così vengono definiti i i crediti la cui riscossione totale non è certa, perché i soggetti debitori si trovano in stato di insolvenza o in situazioni sostanzialmente equiparabili – sono diminuite di 23 miliardi rispetto agli 88,8 miliardi emersi alla fine di novembre 2015, quando hanno fatto registrare il loro massimo.
Seguono notizie relative a tre banche del Nord Ovest comprese nell'elenco delle Lsi-Less significant institution, come vengono chiamate quelle che, per le loro dimensioni minori, non costituiscono comunque un problema per il sistema.

BANCA REALE – Al 100% di Reale Mutua Assicurazioni, compagnia a capo di Reale Group, sempre più grande e forte, la Banca Reale sta perseguendo il suo sviluppo commerciale anche attraverso i suoi “Spazi Banca”, mini sportelli all'interno di prescelte agenzie assicurative dello storico Gruppo torinese. Nel 2016 ne ha aperto quattro, portando a 10 il totale di fine anno; ma l'ampliamento di questa particolare rete distributiva sta continuando ed è in accelerazione. Per ora, invece, non risultano in programma inaugurazioni di altre filiali tradizionali, dopo quella di Bologna, nel luglio 2016, che si è aggiunta Verona, Parma, Legnano, Milano, Borgosesia e, naturalmente, alle tre del capoluogo piemontese.
Banca Reale, presieduta da Iti Mihalich, straordinario numero uno del Gruppo, alla fine del 2016 presentava una raccolta globale da clientela pari a 10,735 miliardi, superiore del 4,5% a quella dell'esercizio precedente, oltre che impieghi alla clientela per 275,3 milioni(+12%) e un patrimonio netto di 60,2 milioni. Il suo utile netto è stato di 1,8 milioni.
Dotata di circa 140 dipendenti, Banca del Piemonte, che ha come testimonial Gigi Buffon, è guidata da Massimo Luvié, fra l'altro condirettore generale della Reale Mutua, dove affianca Luca Filippone, il quale è consigliere di amministrazione della Banca, come Luigi Lana e, fra gli altri, Marco Weigmann.
Massimo Luvié direttore generale Banca Reale
BANCA PASSADORE – Primo semestre in accelerazione per la Banca Passadore, controllata dall'omonima famiglia genovese, che, fra l'altro, ne esprime il presidente e l'amministratore delegato-direttore generale, rispettivamente Augusto Passadore e il figlio Francesco. Al 30 giugno scorso, infatti, la raccolta è ammontata a 2,439 miliardi (+9,8% rispetto alla stessa data del 2016), gli impieghi sono saliti del 5,7% a 1,660 miliardi, i titoli in deposito a 4,560 miliardi (+8%) e i fondi propri a 177,350 milioni (+3,38%). Il rapporto sofferenze/impieghi è risultato dello 0,8$% e l'utile netto di 8,686 milioni (10,1 nella prima parte dell'esercizio precedente). Cet1 al 12,6%.
La Banca Passadore, che conta 390 dipendenti e 23 sportelli, dislocati in sette regioni (l'apertura più recente è stata ad Alba) ha come vice presidente il torinese Carlo Acutis, la cui famiglia controlla la Vittoria Assicurazioni. Acutis è azionista della Banca Passadore, così come questa lo è della Yarpa di Acutis e di Vittoria Capital. Nel portafoglio della Passadore si trova anche il 9,7% del Banco di Azzoaglio, a suo volta socio della Banca genovese, che vede nel suo Consiglio di amministrazione, fra gli altri, Alessandro Garrone (Erg) e il subalpino Alberto Brignone.

BANCO AZZOAGLIO – Come l'alleata Banca Passadore di Genova ha aperto, da poco, la sua prima filiale nella provincia di Cuneo, ad Alba, così il Banco Azzoaglio di Ceva, socio della Passadore, come questa lo è della Banca ligure, si appresta a diventare operativo, direttamente, per la prima volta, fuori dalla provincia di Cuneo e dal Ponente Ligure, suoi territori di riferimento. Il Banco Azzoaglio, controllato dall'omonima famiglia fin dalla sua fondazione, nel 1879, ha in programma, infatti, di aprire a Torino una sede di rappresentanza, che potrebbe poi diventare una filiale, ripetendo così l'esperienza della Passadore ad Alba.
Pilotato da Francesco Azzoaglio, amministratore delegato e direttore generale (presidente è Mauro Rebutto, assistito da Simone ed Erica Azzoaglio, direttori centrali oltre che consiglieri di amministrazione), il Banco Azzoaglio ha chiuso il 2016 con una raccolta globale da clientela pari a 1,558 miliardi (+5,65% rispetto al 2015); in particolare, la raccolta diretta è ammontata a 660 milioni, mentre gli impieghi alla clientela sono risultati di 505 milioni (+9,9%), per il 51% sotto forma di mutui. Le sofferenze nette sono risultate pari al 2,6% degli impieghi. Praticamente invariati l'utile netto (un milione) e il patrimonio netto (60,5 milioni). Il Cet1 è risultato del 11,68%.
A fine 2016, il Banco Azzoaglio contava 135 dipendenti e 19 sportelli, 5 dei quali nella Liguria di ponente.