Banca d'Alba punta i vip di Torino

Non è ancora ufficiale, ma nell'ambiente finanziario torinese viene data come notizia certa: la Banca d'Alba, che ha il primato italiano per numero di soci (quasi 54.000) nel Credito Cooperativo, presto aprirà una filiale nel quartiere Vip di Torino, la Crocetta.
L'iniziativa è emblematica. Non soltanto perché l'operazione dell'istituto presieduto da Tino Ernesto Cornaglia e diretto da Riccardo Corino è in controtendenza (da tempo, quasi tutte le banche stanno chiudendo sportelli); ma anche perché la presenza materiale della Banca d'Alba nel “cuore” del capoluogo piemontese ha il sapore di una conquista. Torino era dominio dell'omonima Cassa di Risparmio e dello storico e fortissimo Sanpaolo. Oggi la bandiera bancaria cittadina è rappresentata, validamente e solidamente, dalla Banca del Piemonte, guidata, con lungimiranza ed efficacia, da Camillo Venesio, insieme con i suoi figli Carla e Matteo.
Con quella alla Crocetta diventeranno 73 le filiali della Banca d'Alba, otto delle quali a Torino, che può già vantare una sede distaccata, come Imperia, Acqui Terme, Omegna e Rivara, quest'ultima in seguito alla recente incorporazione della Bcc Riva Banca, attiva nel Canavese. Ancora nel 2003, erano solo 38 le filiali della Banca d'Alba, la quale dispone di sportelli anche nelle province di Alessandria, Asti, Verbania, Savona e, naturalmente, Cuneo, più, appunto, Imperia e Torino.
Nata, nel 1998, dalla fusione di tre Casse rurali locali – Diano d'Alba, Gallo Grinzane Cavour, Vezza d'Alba – la Banca d'Alba è passata dai 7.399 soci di allora ai quasi 54.000 di oggi (nel primo semestre erano già aumentati di 1.290 rispetto al 31 dicembre 2016, arrivando così a 51.650).
A proposito dei primi sei mesi 2017, la Banca d'Alba ne ha appena comunicato i risultati, fra i quali 6.705 nuovi correnti, che hanno portato a 146.231 il numero dei clienti. Inoltre, sono state finanziate 1.017 piccole e medie aziende, per complessivi 106,3 milioni e 661 famiglie con un mutuo prima casa, per un totale di 76 milioni.
Al 30 giugno 2017, la raccolta diretta ammontava a 3,683 miliardi (+2% rispetto a fine 2016) e l'indiretta a 2,195 miliardi (+4,8%); i crediti alla clientela erano pari a 2,798 miliardi (+2,5%) e le sofferenze pari al 4,7% (-0,1%). Le commissioni nette sono state di 17,4 milioni (+7,9%), il margine d'intermediazione di 57,5 (-3,6%) e l'utile netto di 10,2 milione, inferiore di quasi un milione, per cui il roe è sceso al 3,1%, ma la redditività complessiva è risultata del 3,7%, aumentata del 3,3%, come il patrimonio netto, che ha raggiunto quota 327 milioni (il Tier1 è al 13,8%).
La Banca d'Alba conta oltre 450 dipendenti.

Riccaro Corino, direttore generale Banca d'Alba
Camillo Venesio, n.1 Banca del Piemonte