Risultato double face, quello della
M&C, nel primo semestre 2017. La quotata che fa capo a Carlo De
Benedetti, il quale ne possiede il 54% attraverso la sua Per, ha
chiuso la prima parte dell'esercizio in corso con un utile netto di
25,8 milioni a livello di gruppo, ma con una perdita di 1,7 milioni
da parte della controllante, appunto la spa, della quale sono
azionisti anche la Compagnie Financiere la Luxembourgeoise (9,3%), la
Tamburi Investments Partners (poco meno del 3,5%) e la Bim-Banca
Intermobiliare (2,45%), che sta per essere venduta.
La relazione semestrale 2017, per
quanto riguarda il consolidato evidenzia ricavi per 217 milioni, un
risultato operativo positivo per 3,8 miliardi, oneri finanziari netti
per 4,5 milioni, un indebitamento netto di 83,2 milioni, a fronte del
quale si trova un patrimonio netto di 99,5 milioni.
I ricavi consolidati si devono quasi
totalmente al gruppo Treofan, il cui controllo è stato acquisito
dalla M&C con un esborso di 45,8 milioni. Per l'operazione, M&C,
presieduta dal torinese Emanuele Bosio, ha anche aperto una linea di
credito di 25 milioni, “il cui rientro potrà avvenire al
completamento dell'aumento di capitale sociale di 30,5 milioni,
deliberato il 31 gennaio 2017 e garantito per 25 milioni dai due
principali azionisti di M&C e da un consorzio di garanzia per la
parte restante”.
A proposito dell'aumento di capitale,
la sua scadenza è stata prorogata al 30 giugno 2018, rispetto al 30
settembre 2017, “in considerazione dei tempi tecnici per
l'ammissione delle azioni M&C alle negoziazioni sul Mercato
Telematico Azionario (Mta)”.