La vetta di Prima Industrie

Agosto super per gli azionisti di Prima Industrie, gruppo torinese leader nel settore dei laser per applicazioni industriali e delle macchine per la lavorazione della lamiera, oltre che nell'elettronica e nelle tecnologie laser. Come precisato nel fresco rapporto della Borsa Italiana, l'azione Prima Industrie è quella che ha avuto la terza migliore performance in agosto, avendo fatto registrare un incremento del 55,7% del suo valore. Meglio hanno fatto solo due titoli minori del listino.
Non solo: proprio il 31 agosto, l'azione Prima Industrie ha segnato il suo nuovo record storico, essendo stata trattata a 41,48 euro. Cifra che diventa ancora più significativa se rapportata ai 15,7 euro emersi al termine degli scambi borsistici del 3 gennaio di quest'anno. Un aumento di quasi 26 euro in otto mesi. E il rendimento su base annuale è cresciuto di poco meno del 187%. Tanto che, attualmente, Prima Industrie a Piazza Affari capitalizza oltre 425 milioni.
A beneficiare dell'impennata della quotazione di Prima Industrie, prima di tutti, è l'azionista di riferimento, cioè il Rashanima Trust, che fa capo alla famiglia Mansour (Emirati Arabi), tra le più ricche al mondo. Rashanima Trust ha il 29,1%, la quota più alta, superiore anche al 13,38% del cinese Yunfeng Gao, fondatore e presidente del Han's Laser Technology Industry Group, al 5,15% di Lazard Freres e dell' 8,17% posseduto dal management, al quale si deve l'eccezionale sviluppo dell'impresa e del suo conseguente riconoscimento da parte del mercato, che si divide il restante 37% del capitale.
Il vertice operativo di Prima Industrie è formato da Gianfranco Carbonato, presidente esecutivo e dai due amministratori delegati, che sono Ezio Basso e Domenico Peiretti (del consiglio di amministrazione fanno parte, fra gli altri, Paolo Cantarella e Carla Patrizia Ferrari). Gianfranco Carbonato, classe 1945, sposato, un figlio, laureato in Ingegneria al Politecnico di Torino, dove ha anche insegnato prima di iniziare a lavorare alla Dea di Moncalieri, che ha lasciato nel 1977 per fondare, con un gruppetto di manager, Prima Industrie, che ha compiuto quindi i suoi primi quarant'anni.
Gianfranco Carbonato, che è stato anche presidente dell'Unione Industriale di Torino e di Confindustria Piemonte, ha tra i suoi incarichi attuali quello di consigliere di amministrazione di Intesa Sanpaolo, il colosso bancario del quale è stato vice presidente.
Prima Industrie, conta circa 1.700 dipendenti; oltre che in Italia ha stabilimenti negli Usa, in Cina, in Finlandia e vanta l'installazione di oltre 12.000 sue macchine in più di 80 Paesi. Nel primo semestre di quest'anno ha fatturato 202,4 milioni (+10,4%) e ha conseguito un utile netto di 7,5 (+159%); ha acquisito nuovi ordini per 240,7 milioni (+24,9%), portando così a 177,8 milioni (+40,9%) il suo portafoglio al 30 giugno 2017.