Buone nuove dal Nord Ovest.
FERRERO – I circa 6.000
dipendenti della Ferrero in Italia (a livello mondiale, il Gruppo ne
conta circa 30.000, occupati dalle 86 società controllate, che
dispongono di 22 stabilimenti produttivi e vendono in oltre 170
Paesi, con un fatturato che è stato di 10,3 miliardi di euro nel
passato esercizio) nella busta paga di ottobre troveranno il premio
annuale di circa 2.000 euro, avendo raggiunto gli obiettivi
prefissati. In Ferrero, il premio annuale è parte di un pacchetto
welfare sempre più ampio ed esemplare.
Dal primo giorno di questo mese, il
gruppo Ferrero ha un nuovo amministratore delegato: Lapo Civiletti,
56 anni, fiorentino, da 13 anni in Ferrero con incarichi di sempre
maggiore responsabilità. Lapo Civiletti ha ricevuto l'incarico
precedentemente ricoperto da Giovanni Ferrero dallo stesso Ferrero,
che si è riservato la carica di executive chaiman, cioè
presidente esecutivo.
Giovanni Ferrero, figlio del geniale e
indimenticabile Michele, creatore anche della Nutella, ha spiegato
che Lapo C iviletti “è stato scelto per il suo business acumen,
per la sua visione e per il suo orientamento ai risultati, oltre che
per la sua capacità di valorizzare la cultura e promuovere i valori
Ferrero”
LAVAZZA – A Milano, in piazza
San Fedele, a poche decine di metri da piazza della Scala, la Lavazza
ha appena inaugurato il suo primo flagship store, “negozio”
speciale e innovativo, un “tempio del caffè”, destinato a essere
replicato in altre metropoli, a partire da quelle europee, come
Parigi, Londra, Berlino, per arrivare fino a Mosca, all'Australia, il
Sud Africa e, naturalmente, gli Usa. A confermare l'importanza
attribuita all'iniziativa milanese è stata anche la presenza dei
maggiori esponenti della famiglia Lavazza, interamente proprietaria
del leader italiano del caffè: il presidente Alberto, i vice
presidenti Giuseppe e Marco, affiancati da Antonio Baravalle,
l'amministratore delegato.
Il
Gruppo Lavazza, che ha circa 3.000 dipendenti, ha chiuso il bilancio
2016 con un fatturato di 1,9 miliardi (+29% rispetto al 2015), per il
60,3% dovuto alle vendite all'estero (è presente in oltre 90 Paesi).
L'utile netto è stato di 82,2 milioni e, a fine dicembre, aveva una
posizione finanziaria netta positiva per 687 milioni, oltre che un
patrimonio netto di 2,14 miliardi. Risulta al sesto posto nella
classifica mondiale dei maggiori torrefattori. Ha l'obiettivo di
fatturare 2,2 miliardi nel 2020.
CENTRALE
DEL LATTE D'ITALIA –
Oggi, 20 settembre, l'azione Centrale del Latte d'Italia ha chiuso le
contrattazioni di Borsa a 3,38 euro, il 17,2% in più di ieri. Questo
valore rappresenta il nuovo record del titolo dall'inizio di
quest'anno, essendo stati superati i 3,274 euro del 3 gennaio. La
performance annuale è arrivata vicina al 20% e la capitalizzazione a
41 milioni. L'impennata a Piazza Affari è stata giustificata
dall'annuncio dell'ottimo andamento delle vendite: a fine agosto, i
ricavi netti consolidati sono risultati superiori del 90% a quelli
dei primi otto mesi 2016. quando, però, la Centrale del Latte di
Firenze non faceva ancora parte del gruppo. A parità di perimetro,
comunque, l'incremento è stato del 6%.
Nei
primi sei mesi 2017, il gruppo Centrale del Latte d'Italia, che ha 5
stabilimenti, 450 dipendenti e vende i suoi prodotti in oltre 16.000
esercizi, aveva già fatturato 90,5 milioni. Il prezzo fatto segnare
dal titolo oggi in Borsa è comunque ancora lontano dai massimi del
2015 (oltre 4 euro) e del 2014 (oltre 5 euro), quando l'azione era
relativa solo alla Centrale del Latte di Torino.
BOLAFFI
– Attiva nel campo del
collezionismo dal 1890, quando è stata fondata, a Torino, da Alberto
Bolaffi senior, l'omonima impresa, ora guidata dalla quarta
generazione (numero 1 operativo è Giulio Filippo Bolaffi, figlio del
nipote del fondatore), ha annunciato l'avvio di una nuova attività,
curata da uno specifico dipartimento della Aste Bolaffi, una delle
società del Gruppo. Il nuovo dipartimento di Aste Bolaffi è
quello di Auto e moto classiche, che debutterà con l'asta in
programma il 23 maggio prossimo. Per la sua prima asta, il
dipartimento Auto e moto classiche sta selezionando modelli da
collezione di marche come Ferrari, Maserati, Lamborghini, Lancia,
Alfa Romeo, Jaguar, Mg ed esemplari storici di due ruote a motori.
Punto
di riferimento internazionale nel settore, il gruppo Bolaffi, che
dispone di oltre cento collaboratori, opera in diversi campi:
filatelia, numismatica, manifesti, filografia, editoria, diamanti e
metalli preziosi (fra l'altro, in agosto, ha ricavato oltre 365.000
euro dalla vendita on line di lingotti d'oro, tre volte più che
nello stesso mese dell'anno scorso). Sempre più rilevanti, per
Bolaffi, sono anche le aste, anche di oggetti di nicchia. D'altra
parte, per Bolaffi “la storia è un oggetto da collezione”.