Un poker d'assi femminile

MICHELA MALERBA
Avvocato da primati storici. Michela Malerba è appena stata eletta, all'unanimità, presidente dell'Ordine degli Avvocati di Torino (circa 6.200 iscritti). E' la prima donna a presiedere l'Ordine subalpino e la prima al vertice anche di un grande Ordine a livello nazionale. Non solo: è la presidente più giovane che l'Ordine torinese abbia mai avuto, battendo così il record del suo immediato predecessore, Mario Napoli, che è stato il suo più convinto e fervente sostenitore. Mario Napoli, infatti, ha una grandissima stima di Michela Malerba, la quale, prima di diventare presidente, è stata la validissima segretaria dell'Ordine.
Nata a San Maurizio Canavese, 55 anni fa, Michela Malerba è un'apprezzata penalista. Alle elezioni per il nuovo Consiglio dell'Ordine, che poi le ha affidato il massimo incarico, ha ottenuto ben 1055 delle preferenze espresse da parte dei 2.964 votanti. Nessun altro candidato ha raccolto più consensi di lei, che era a capo del gruppo “L'avvocato al centro”, al quale sono spettati 15 nuovi consiglieri su 25.
L'elezione di Michela Malerba ha fatto ricordare la storia di Lidia Poet, originaria del Pinerolese, la prima donna in Italia a essere iscritta a un Ordine degli Avvocati, naturalmente quello di Torino. Era il 1883. Il suo ingresso fu accolto a maggioranza, ma suscitò non poche polemiche. Il procuratore generale fece denuncia alla Corte d'Appello di Torino, sostenendo il divieto dell'iscrizione di una donna all'Ordine. La Corte d'Appello diede ragione al procuratore generale e la Corte di Cassazione confermò la decisione, rigettando il ricorso della Poet. La quale, comunque, collaborò con il fratello avvocato, soprattutto nella difesa dei diritti dei minori, degli emarginati e delle donne. Sostenne la causa del suffragio femminile. Non si sposò e non ebbe figli.
Nel 1920, però, in seguito alla legge Sacchi, Lidia Poet poté finalmente iscriversi all'Ordine degli Avvocati e, a 65 anni, indossare la toga ed esercitare la professione ambita fin da ragazza.
Michela Malerba

CRISTINA DI BARI
Tra i nuovi quattro consiglieri d'indirizzo della Fondazione Crt spicca Cristina di Bari, designata dalla Camera di commercio di Torino (gli altri tre sono Francesco Galietti, analista indipendente, classe 1982; Riccardo Piaggio, aostano, giornalista, autore e produttore di film, curatore; e Giampiero Leo, nota personalità politica piemontese).
Cristina di Bari, torinese, classe 1963, è amministratore unico della Trasma, azienda leader nel mercato nazionale ed europeo per produzione industriale di fili di rame trafilati per conduttori elettrici, della quale è socia fondatrice. E' anche vice presidente vicario e tesoriere di Api Torino, associazione delle piccole e medie imprese, consigliere di Unionchimica Torino e di Adip Imprenditorialità Donna. Inoltre, fa parte del consiglio di amministrazione di Corep, consorzio per la formazione specialistica di alto livello.
Fra l'altro, Cristina di Bari è vice presidente della Fondazione Giovanni e Annamaria Cottino, che opera nei settori dell'educazione e formazione, ricerca scientifica e innovazione, solidarietà sociale, anche sostenendo finanziariamente giovani scienziati e start up impegnate nel trasferimento tecncologico. Presidente e fondatore della Fondazione è Giovanni Cottino, 90 anni, industriale che ha costituito diverse imprese arrivando ad avere1.200 dipendenti e un fatturato annuo di 250 milioni di euro, prima della cessione alla multinazionale Emerson. Poi, nel 1994, con la nipote Cristina di Bari, Cottino ha fondato la Trasma, della quale resta azionista e presidente onorario.
In passato, Cristina di Bari, è stata membro di Giunta della Camera di commercio e del suo Comitato per l'imprenditorialità femminile, oltre che del Comitato Torino Finanza. In più, dal 1987 al 1998, è stata amministratore unico e socia dell'azienda paterna, attiva nel settore del commercio e della distribuzione di vini e liquori. Prima di prendere la guida dell'impresa del padre, ha lavorato nell'amministrazione del Gruppo Trasporti Torinese, che l'aveva assunta quando aveva 24 anni, appena terminati gli studi.
Cristina di Bari
GABRIELLA FANTOLINO
Un'altra imprenditrice impegnata nel sociale è Gabriella Fantolino, che, fra l'altro, ha recentemente collaborato con la Fondazione piemontese per la ricerca sul cancro, presieduta da Allegra Agnelli, favorendone la raccolta di donazione con un'iniziativa originale.
Gabriella Fantolino è titolare dell'omonima azienda agricola di Fiano Torinese, che produce e commercializza circa 200.000 uova al giorno, tutte di galline allevate esclusivamente a terra, all'aperto e da agricoltura biologica; perché “le uova più buone sono quelle delle galline serene, gioiose, libere di muoversi e trattate al meglio”. Tra la sessantina di collaboratori, Gabriella Fantolino, ha persino un esperto che – come dicono nell'azienda fondata dal padre nel 1970 - “sussurra alle galline”. Il suo marchio è leader riconosciuto non solo nel Nord Ovest, tanto che, quest'estate, la Fantolino ha avviato una selezione di uova firmate dallo chef milanese Davide Oldani, entrando a far parte dei prodotti Foo'd.
Due figlie (Anna e Gaia), il marito Dario Bellezza, direttore dello stabilimento della Fast-Ovo, Gabriella Fantolino ha la laurea in Economia e commercio conseguita a Torino e può vantare la partecipazione alla Board Academy Deloitte. Fa parte del Comitato Agribusiness di Intesa Sanpaolo e di quello della Camera di Commerio di Torino per l'imprenditoria femminile; è consigliere di Confagricoltura Torino, vice presidente di “Made in rete, del Consorzio avicolo piemontese e della sezione regionale Allevamenti avicoli di Confagricoltura. Ha ricevuto i premi Bojanen e De@Terra.

Gabriella Fantolino
CARLOTTA SCOZZARI
Dopo l'approvazione della conversione obbligatoria di sue obbligazioni subordinate in obbligazioni senior, per 510 milioni di euro, il vertice operativo di Banca Carige ha avviato un road show europeo per illustrare il prossimo aumento di capitale, la situazione dell'istituto genovese e le sue prospettive. Contemporaneamente, in diverse parti d'Italia, la giornalista ligure Carlotta Scozzari (è nata a Finale Ligure, nel 1979) presenta il suo fresco libro “Banche in sofferenza. La vera storia della Carige di Genova”, che sta avendo un notevole successo.
Laureata con lode in Economia politica alla Bocconi di Milano, Carlotta Scozzari da qualche tempo fa parte della redazione di Business Insider Italia, versione nazionale del sito americano di riferimento per le notizie di finanza, mercati, tecnologia e management. Diverse sono le testate per le quali ha lavorato precedentemente: Finanza&Mercati e Borsa&Mercati, Repubblica, Dagospia, Il Fatto Quotidiano, il Secolo XIX, il Messaggero.
Molto attiva, preparata, scrupolosa, sempre a caccia di scoop, Carlotta Scozzari è una fonte inesauribile di notizie, spesso esclusive. Fra l'altro, ha un suo blog - Economica-mente – ed è orgogliosa di essere una juventina sfegatata.
Carlotta Scozzari