MARIA CLAUDIA TORLASCO E LE TRE FIGLIE MASTELLI
L'inaugurazione della nuova sede
high-tech della Mastelli Officina Bio-Meccanica, in Valle Armea,
all'ombra del campanile di Bussana, la frazione di Sanremo che ospita
lo stabilimento dell'impresa biomedicale fondata nel 1952 dal
farmacista Arnolfo Mastelli, ha riacceso i riflettori sul vertice
tutto femminile di quest'azienda. Amministratore delegato è Laura
Cattarini Mastelli e le sue due sorelle, Giulia e Silvia, sono
rispettivamente direttore medico e direttore finanziario. Con loro,
sulla plancia di comando, il padre Oliviero, presidente, e la madre
Maria Claudia Torlasco, consigliere d'amministrazione operativa dell'impresa di famiglia e,dal
maggio scorso, anche presidente nazionale dell'Aidda, l'associazione
italiana delle donne imprenditrici e dirigenti d'azienda.
Cavaliere del Lavoro, nominata dal
presidente Carlo Azeglio Ciampi nel 2006, Maria Claudia Torlasco,
laurea in Farmacia conseguita all'Università di Pavia, poi
ricercatrice del Cnr, prima di condividere la guida della Mastelli
con il marito, figlio del fondatore, ha trasmesso alle figlie la
passione della gestione dell'impresa di famiglia, che dà lavoro a
una settantina di persone, fattura circa otto milioni e ha uno
sviluppo in forte accelerazione, crescendo del 20% all'anno,
lanciando un paio di nuovi prodotti all'anno ed espandendosi anche
all'estero.
La Mastelli, che collabora con diverse
Università e ospedali, opera in tre grandi aree: farmaci,
dispositivi medici, dermocosmetici e integratori alimentari. Il suo
prodotto più conosciuto è il Placentex, specifico per la guarigione
di ulcere e ferite. La gamma d'offerta, però, comprende diversi
dispositivi medici, la cui caratteristica peculiare è data dai
polinucleotidi, materia prima prodotta dalla Mastelli con un metodo
unico e originale. Nuova è la linea Plinestcare, con prodotti ad
azione anti-aging.
Maria Claudia Torlasco |
ROBERTA VIGLIONE, NUMERO UNO MAUDEN
Dell'estermo Ponente Ligure è anche
Roberta Viglione, presidente, amministratore delegato e azionista di
maggioranza della Mauden, system integrator di livello nazionale. Di
Imperia, classe 1961, Roberta Viglione, per le sue capacità
imprenditoriali e manageriali, l'anno scorso ha ricevuto il Premio
Aidda-Donna di eccellenza. Meritato, non soltanto per essere riuscita
ad assumere il controllo e il comando dell'azienda nella quale era
entrata, nel 1989, come sales account, cioè addetta alle vendite, ma
facendo una rapida carriera, come dimostra il fatto che nel 1994
diventa amministratore delegato e, nel 2000, presidente. Tre anni
dopo è anche socio di maggioranza.
L'avanzamento personale di Roberta
Viglione è stato parallelo allo sviluppo della Mauden, nata nel 1987
come broker di hardware e oggi riconosciuta come un attore primario
in Italia nel campo dell'innovazione digitale. Sedi a Milano e Roma,
Mauden conta circa 130 dipendenti e fattura oltre 45 milioni. Tra i
suoi clienti spiccano nomi con Intesa Sanpaolo, Unicredit, Poste
Italiane, Allianz, Aon, Cedacri, Iccrea e Rai.
Studi in Architettura, Roberta
Viglione ha incominciato il suo iter professionale nel settore
dell'informaticam dapprima come programmatrice in Liguria, poi come
sistemista alla Sandoz e alla Hoffman Laroche, a Basilea. Rientrata
in Italia, nel 1988, ha lavorato in una società tedesca
specializzata in leasing di centri informatici, ultima tappa prima
dell'approdo alla Mauden.
Roberta Viglione |
ROBERTA RUDA' PRIMA DONNA PRESIDENTE
AINO
Prima donna a essere eletta presidente
dell'Associazione italiana di Neuro-Oncologia (Aino). E' successo
alla torinese Roberta Rudà, classe 1964, maturità classica al
Gioberti con 60/60, laurea in Medicina sotto la Mole, nel 1990 con
110, lode e dignità di stampa, specializzatasi poi anche in un
prestigioso istituto di New York. A nominarla al vertice
dell'Associazione, maschile da quando è stata costituita, vent'anni
fa, è stato il Congresso nazionale di Trento. Dell'Aino era,
precedentemente, tesoriera.
Membro di diverse società scientifiche
e del Brain Tumor Group Eortc, Robertà Rudà è responsabile del
Gruppo interdisciplinare Cure neuro-oncologia interaziendale degli
ospedali Molinette, Cto e Sant'Anna della sua città natale. Fra
l'altro, è coordinatrice della task force europea che ha redatto le
linee guida sui tumori ependimali, pubblicate sulla rivista
scientifica americana Neuro-Oncology, la principale del settore.
Roberta Rudà |
SILVIA ROVERE “REGINA”
DELL'IMMOBILIARE
Sono state pubblicate, recentemente,
dal Sole 24 Ore, le varie iniziative che la cuneese Silvia Rovere,
neo presidente di Assoimmobiliare, sta attuando per contribuire al
rilancio del settore immobiliare: dall'introduzione dei Pir (Piani
individuali di risparmio) per il real estate, alla riqualificazione
delle periferie, la proroga delle agevolazioni fiscali per gli
acquisti in asta e, fra l'altro, a una maggiore tutela della
proprietà, per fare in modo che il costo della morosità sociale
incolpevole non sia a carico del proprietario, ma di soggetti
pubblici.
Silvia Rovere, di Caraglio, laureata in
Economia all'Università di Torino con lode e menzione, sposata, due
figli, ha iniziato la sua carriera una ventina d'anni fa, dopo
esperienze come ricercatrice, mentori Franco Reviglio e Mario
Deaglio. La sua prima tappa importante è stato l'incarico di
responsabile finanziario (cfo) della società pubblica Patrimonio
dello Stato; poi, a Londra, si è occupata di business development
per Aedes. E' stata anche direttore generale della Ream Sgr, società
controllata dalla Fondazione Crt. Dal 2013 è amministratore delegato
di Morgan Stanley Agr, società di gestione dei fondi immobiliari
dell'omonimo gruppo internazionale.
Socia fondatrice di Arel (Associazione
Real Estate Ladies), Silvia Rovere è anche una grande sportiva,
praticando sci, vela, immesrsioni, tennis. Una curiosità: è anche
“assaggiatore Onav”, quindi esperta di vini, non sorprendendo
date le sue origini piemontesi.
Silvia Rovere |