La famiglia Agnelli-Elkann-Nasi e gli
altri azionisti delle società quotate alla Borsa di Milano che fanno
capo al Gruppo torinese, nel mese scorso, hanno “perso” quasi 3,4
miliardi di euro. Di tanto, infatti, in novembre, è sceso il valore
attribuito dal mercato all'insieme delle azioni delle cinque imprese
trattate in Piazza Affari e con la “targa” della grande famiglia
torinese. Al 30 novembre valevano, complessivamente, 67,813 miliardi,
a fronte dei 71,192 miliardi dell'ultimo giorno di ottobre.
La capitalizzazione di Exor, la holding
quotata della famiglia Agnelli-Elkann-Nasi, è calata dai 13,176
miliardi del 31 ottobre ai 12,339 miliardi del 30 novembre; quella di
Fca-Fiat Chrysler Automobiles da 22,824 a 22,219 miliardi e quella
della Ferrari da 19,734 a 17,753 miliardi. E' diminuito il valore
anche della Juventus, passato da 745,5 milioni a 707,8; mentre Cnh
Industrial ha evidenziato un aumento, sia pure di alcune decine di
milioni: il mercato di fine novembre l'ha valutata 14,793 miliardi,
81 milioni in più rispetto al 31 ottobre.
Naturalmente, la “perdita” della
Famiglia torinese e dei suoi soci è soltanto virtuale, almeno per
chi ha tenuto le azioni, come hanno fatto gli Agnelli, gli Elkann, i
Nasi e Sergio Marchionne. A rimetterci realmente è stato soltanto
chi ha venduto i titoli del Gruppo torinese a un prezzo inferiore a
quello in carico.
Comunque, il calo del 4,7% della
capitalizzazione complessiva di Exor e delle sue controllate è
inferiore a quello dell'insieme delle cinque società quotate che
fanno capo ai De Benedetti (-6,8%) e a quello delle due di Urbano
Cairo (-5,7%).
La capitalizzazione totale delle
società dei De Benedetti è scesa dai 2,416 miliardi del 31 ottobre
ai 2,250 del 30 novembre. Ecco i rispettivi valori delle cinque
quotate, alla fine del mese scorso: 898,5 milioni per la Cir (dal
miliardo tondo dell'ultimo giorno di ottobre), 413 milioni per Cofide
(da 438,8 milioni), 350,9 milioni per Gedi-Gruppo Editoriale (da
391,3), 64,9 per M&C (da 79,3), 523,1 milioni per Sogefi, l'unica
del Gruppo a far registrare un aumento, dato che era valutata 506,2
milioni al 31 ottobre.
Tutte e due in rosso, invece, le
quotate di Urbano Cairo, la cui capitalizzazione complessiva è
calata da 1,249 a 1,177,9 miliardi; in particolare, da 582,3 milioni
a 534,7 la Cairo Comunications e da 666,9 a 643,2 milioni Rcs
MediaGroup.
C'è ancora una famiglia del Nord Ovest
che ha almeno due società nel listino di Piazza Affari: è quella
dei Gavio di Tortona, che controlla sia Astm-Autostrada Torino Milano
sia la Sias, capogruppo di diverse società autostradali. Entrambe le
quotate dei Gavio hanno incrementato la loro capitalizzazione nel
mese di novembre: Astm a 2,354 miliardi dai 2,349 di fine ottobre e
Sias da 3,317 a 3,353 miliardi. Il valore totale di fine novembre
ammonta a 5,707 miliardi, lo 0,7% in più rispetto a 30 giorni prima.
John Elkann, presidente Exor e Fca |
Andrea Agnelli, presidente Juventus |