Fondi comuni, ecco dove investono

Più ricchi di oltre otto miliardi di euro in un mese. Il portafoglio dei fondi comuni d'investimento di diritto italiano in ottobre è aumentato di 8,148 miliardi, così che è risultato di 317,331 miliardi, 56,655 dei quali rappresentati da titoli emessi da Amministrazioni pubbliche del nostro Paese. Rispetto alla fine di settembre, il valore dei titoli pubblici posseduti dai fondi comuni italiani è superiore di un miliardo: per i Btp è salito a 41,129 miliardi dai 40,750 del 30 settembre, per i Cct a 4,374 miliardi dai 3,870, per i Ctz a 4,418 da 3,865; mentre quello dei Bot è sceso da 6,520 a 6,101 miliardi.
Complessivamente, i fondi comuni di diritto italiano al 31 ottobre possedevano titoli emessi da soggetti “residenti” nel nostro Paese per 73,013 miliardi (71,296 alla fine di settembre), a fronte dei 67,458 miliardi rappresentati dai titoli emessi da non residenti, compresi i 27,9 miliardi di titoli pubblici stranieri.
Inoltre, nel portafoglio dei fondi italiani si trovavano, al 31 ottobre, azioni per 37,435 miliardi (36,547 un mese prima). In particolare, avevano azioni quotate per un totale di 8,809 miliardi (8,470 al 30 settembre) e azioni emesse da soggetti non residenti per 28,400 miliardi (27,776).
Inoltre, dall'analisi dell'attivo al 31 ottobre, emerge che i fondo comuni d'investimento di diritto italiano detenevano quote di altri fondi comuni per un valore totale di 62,427 miliardi, emesse da soggetti residenti (9,528 miliardi di euro) e non residenti (52,899 miliardi).

Cosa emerge, in sintesi, da questi numeri? Che i gestori dei fondi comuni di diritto italiano mantengono la fiducia nei nostri titoli di Stato, pur diversificando il rischio con titoli emessi da non residenti; sono ancora prudenti sugli investimenti in azioni, soprattutto, sulle quotate tricolori e puntano in buona misura sulle quote di altri fondi comuni, preferendo di gran lunga quelle emesse da non residenti.