In Piemonte, boom di frodi creditizie
mediante furto di identità. Nei primi sei mesi di quest'anno sono
stati 566 i casi di frode creditizia rilevati dal Crif, azienda
globale indipendente specializzata in sistemi di informazioni
creditizie e di business information, servizi di outsourcing e
processing e in soluzioni per il credito (la sua clientela è formata
da 6.300 fra banche e società finanziarie, più 44.000 imprese e
240.000 consumatori).
Rispetto a quello piemontese, un numero maggiore di frodi creditizie,
attuate utilizzando illecitamente i dati personali e finanziari
rubati al fine di ottenere prestiti o acquisire beni con l'intenzione
premeditata di non rimborsare il finanziamento e non pagare il bene,
è stato registrato in Sicilia (2.021 casi), Campania (1.798), Puglia
(1.261), Lombardia (1.106), Lazio (951) ed Emilia-Romagna (588).
In tutta l'Italia, sono state oltre
11.000 le frodi creditizie censite dal Crif dall'inizio di gennaio
alla fine di giugno, contro una media di circa 8.000 casi, sempre nel
primo semestre, dei due anni precedenti. L'importo medio delle frodi
di questo tipo è risultato di 7.047 euro, per un valore complessivo
superiore agli 80 milioni di euro.
In particolare, nella sola provincia di
Torino le frodi creditizie attuate in seguito a furto di identità
sono state 314 nel primo semestre di quest'anno, mentre erano state
273 nello stesso periodo del 2016. Questi i dati delle altre province
piemontesi: 60 casi nel Cuneese, 51 nell'alessandrinoo, 45 nel
Novarese, 38 nell'Astigiano, 28 nel Vercellese, 18 nel
Verbano-Cusio-Ossola e 12 nel Biellese.
Il Crif ha precisato che sono
soprattutto gli elettrodomestici i beni acquistati con un
finanziamento ottenuto in modo fraudolento, rappresentando il 38% dei
casi, tasso ben superiore al 9,1% riguardante auto e moto e l'8,4%
relativo a immobili e ristrutturazioni edilizie (il 4,2% per
trattamenti estetici o sanitari).
Secondo il campione esaminato, l'80%
delle frodi creditizie è perpetrato utilizzando carte d'identità
false o rubate. Quanto alla tipologia di finanziamento fraudolento, è
stato rilevato che per il 56% si tratta di prestito finalizzato
(credito al consumo) mentre quasi il 30% dei casi riguarda le carte
di credito, il cui uso illecito per gli acquisti è aumentato di
quasi l'80% rispetto al primo semestre dell'anno scorso. Infine:
quasi il 60% dei casi di frode viene scoperto entro sei mesi.