Tra le principali società quotate in
Borsa è Dea Capital, la cui maggioranza assoluta del capitale
appartiene alla De Agostini di Novara (58,3%) a preannunciarsi come
la più generosa di dividendi. Lo rivela Firstonline, il validissimo giornale web nazionale di finanza, Borsa ed economia magistralmente diretto da
Franco Locatelli e presieduto da Ernesto Auci. entrambi suoi
fondatori ed entrambi con una lunga esperienza al vertice del Sole 24
Ore, quando il quotidiano della Confindustria era al massimo
splendore (del “Sole”, Ernesto Auci è stato direttore e
amministratore delegato, Franco Locatelli indimenticabile
responsabile della redazione Finanza).
Firstonline ha preannunciato che, nella
primavera prossima, quando saranno staccate le cedole relative al
bilancio 2017, Dea Capital darà un dividendo di 0,119 euro per
azione, pari all'8,92% del prezzo dell'azione (il rapporto è
definito, tecnicamente, dividend yeld). Dea Capital (famiglia
Boroli-Drago), che il mercato valuta circa 430 milioni di euro,
secondo l'analisi della brava Vittoria Patané pubblicata da
Firstonline, risulterà più generosa anche di Banca Farmafactoring
(dividend yel del 7,97%) e la new entry Unieuro (7,97%), che formano
il podio.
Il quarto posto, tra le grandi, è
previsto per Intesa Sanpaolo, il cui amministratore delegato, Carlo
Messina, ancora recentemente ha confermato la volontà di distribuire
agli azionisti un totale di 3,4 miliardi di euro, erogando 0,202 euro
(dividend yeld del 6,95%). Seguono, nell'ordine stilato da
Firstonline, Poste Italiane (6,66%), Azimut (6,64%), Saras (6,16%),
Unipolsai (6,11%), Eni (5,68%) e Generali (5,55%), il colosso
assicurativo presieduto dal subalpino Gabriele Galateri, che chiude
la top ten.
Tra le società dell'indice Fste Mib
sono state segnalate anche la torinese Italgas (3,94%) e Ubi Banca
(2,61%), il cui maggior azionista singolo è la Fondazione Crc (Cassa
di risparmio di Cuneo), che ne possiede il 5,9% del capitale.
La campagna dividendi, comunque,
quest'anno sarà buona: molto aziende hanno migliorato la loro
redditività e aumentato gli utili. Ad anticipare i risultati
positivi sono, fra l'altro, gli stessi indici della Borsa, che nel
2017 ha registrato 39 nuovi ingressi (record dal 2000) e una raccolta
di 5,4 miliardi dalle 32 Ipo. Non solo: al 31 dicembre scorso, la
capitalizzazione complessiva delle quotate a Piazza Affari è
ammontata a 644,3 miliardi, il 22,7% im più rispetto a fine 2016.
Come comunicato da Borsa Italiana, al
22 dicembre 2017 l'indice Ftse Mib ha evidenziato un aumento del
15,5% e del 17,2% quello Italia All Share, che rappresenta tutte le
società quotate. LO Star ha mostrato una crescita annua del 34,7%,
il Mid Cap del 32,4%, lo Small Cap del 26,9% e l'Aim Italia del
22,6%.
Paolo Ceretti, amministratore delegato Dea Capital |