Le 10 meno valutate da Piazza Affari

Quotate in Borsa, ma poco apprezzate dagli investitori. Sono le dieci società che costituiscono la coda delle 40 del Nord Ovest trattate a Piazza Affari. Secondo il mercato, tra tutte valgono 328 milioni di euro. A tanto, infatti, ammonta la somma delle loro capitalizzazioni a fine dicembre 2017.
Cenerentola assoluta è Visibilia Editore, la società controllata e guidata personalmente dalla cuneese Daniela Garnero Santanchè: la sua capitalizzazione al 29 dicembre scorso, ultimo giorno di scambi nell'anno appena terminato, era di 4,775 milioni. Nel 2017, l'azione Visibilia Editore ha toccato il suo massimo (0,473 euro) il 14 giugno e il suio minimo (0,068 euro) il 2 novembre. Oggi, 2 gennaio 2018, ha chiuso a 0,150 euro (-2,78% rispetto alla seduta precedente).
Un po' più era valutata Biancamano, holding di partecipazioni nel campo dell'igiene ambientale, che opera con le società Aimeri Ambiente e Ponticelli ed è pilotata dal savonese Giovanni Battista Pizzimbone, che ne è anche il principale azionista. La capitalizzazione di Biancamano, 2.200 addetti e 3.000 automezzi (ultimi due bilanci in perdita) era di 10,350 milioni. L'anno scorso, il suo titolo ha raggiunto la sua vetta (0,485 euro) il 9 ottobre e il suo limite più basso (0,133 euro) il 2 marzo. Il suo ultimo prezzo odierno è stato di 0,319 euro (-2,94%).
Terzultima del Nord Ovest per capitalizzazione a fine 2017 è risultata Cdr Advance Capital (11,803 milioni), società biellese operante nel segmento delle operazioni “special situation” (procedure concorsuali, fallimenti, amministrazioni straordinarie) ha al suo vertice il commercialista Mauro Girardi, presidente e amministratore delegato. Nell'anno passato, l'azione Cdr Advance Capital ha fatto segnare il suo record positivo (1,185 euro) il 6 novembre e quello negativo (0,618 euro) il 27 gennaio.
Prima delle dieci che formano la coda delle quotate del Nord Ovest è la Bim-Banca Intermobiliare, torinese specializzata nel private banking, venduta recentemente dai commissari straordinari di Veneto Banca, che ne possedeva oltre il 70% del capitale. Al 29 dicembre scorso, Bim capitalizzava 72,981 milioni. Il 10 gennaio la sua azione era stata trattata a 1,58 euro, il 19 dicembre a 0,440 euro. Oggi ha avuto un balzo del 9,71%, arrivando così a 0,517 euro.
Subito dietro la Bim, per capitalizzazione, si trovava M&C (58,654 milioni), società con sede sotto la Mole e facente capo direttamente a Carlo De Benedetti. Nel 2017, il titolo M&C ha toccato il suo massimo (0,187 euro) il 7 aprile e il suo fondo (0,1078 euro) il 13 dicembre).
Un valore ancora minore è stato attribuito dagli investitori alla Centrale del Latte d'Italia, terzo maggior operatore italiano nel settore. A fine 2017, la capitalizzazione della Centrale del Latte d'Italia, sede a Torino, il cui Comune ne possiede una quota, era di 49,199 milioni. L'azione Centrale del Latte d'Italia ha avuto il top della quotazione (4,448 euro) il 4 ottobre e il minimo (2,70 euro) il 13 aprile.
Inferiore di pochi milioni è risultata la capitalizzazione di Cover 50 (45.760 milioni), impresa torinese produttrice di pantaloni alto di gamma (marchio PT), la cui maggioranza fa capo alla famiglia Fassino, che ne esprime anche il vertice operativo. Cover 50 ha avuto la quotazione più alta (13,70 euro per azione) il 26 maggio e la più bassa (8 euro netti) il 10 marzo.
A sua volta, Fidia, industria di San Mauro Torinese tra i leader mondiali nel comparto dei sistemi integrati di fresatura ad alte prestazioni, destinati prevalentemente ai costruttori automotive, ha chiuso il 2017 capitalizzando 35,075 milioni. Nell'anno, la società fondata e guidata da Giuseppe Morfino, ha visto la sua azione toccare i 7,57 euro l'8 marzo e i 5,18 l'1 dicembre. Oggi il titolo ha avuto un'impennata, segnando 7,335 euro (+6% rispetto alla precedente giornata borsistica).
Le altre due quotate del Nord Ovest che completano il gruppetto delle ultime per capitalizzazione sono Italia Independent e Ki Group. Creatura di Lapo Elkann, che la presiede, Italia Independent al 29 dicembre scorso era valutata dalla Borsa italiana 25,879 milioni. Nel 2017, il suo titolo ha oscillato fra i 6,43 euro del 2 gennaio e i 3,802 euro del 21 febbraio.

Quanto alla torinese Ki Group, anch'essa presieduta da Daniela Santanchè, alla fine dell'anno scorso presentava una capitalizzazione di 13,451 milioni. A capo di alcune aziende attive nel mercato dei prodotti biologici e naturali (una è Almaverde Bio), Ki Group ha avuto il massimo della quotazione (3,488 euro) il 23 giugno e il minimo (2,35 euro) il 6 ottobre.  
Giovanni Battista Pizzimbone (Biancamano)
Lapo Elkann (Italia Independent)