Nelle fondazioni bancarie piccole e medie la leva creatività se le risorse non bastano

Spesso, nelle organizzazioni migliori, quando le risorse sono scarse, i buoni risultati si ottengono con la creatività. Succede anche nelle Fondazioni di origine bancaria. Le prove non mancano, in particolare in Piemonte. Un esempio lo fornisce la Fondazione CRS-Cassa di Risparmio di Savigliano, la più piccola delle piemontesi per patrimonio (35,488 milioni di euro al 31 dicembre 2016).
La Fondazione Crs, che nei primi dieci mesi 2017 ha deliberato un centinaio di interventi per un totale di quasi 400.000 euro, non limitandosi a finanziare iniziative di altri enti non profit; ma realizzando anche progetti propri originali, con ricadute positive per la comunità locale.
Fra l'altro, il suo progetto “Occupiamoci”, che favorisce l'avvio al lavoro di giovani del territorio con borse, tirocini e stage, è stato finanziato, fino alla passata edizione, con gli emolumenti ai quali anno rinunciato i Consiglieri di amministrazione delle Fondazione. La quale può vantare anche progetti propri come “Pedala in città” (donazioni di biciclette ad associazioni ed enti pubblici in occasioni di eventi e manifestazioni locali), “Visit Savigliano” (dono di un nuovo portale turistico, realizzato con tecnologia Google, ad alcuni Comuni locali) e “Solidali” (una piattaforma informatica che consente a tutti gli operatori locali del welfare di beneficiare delle informazioni che consentono di migliorare l'efficacia delle loro azioni, creando sinergie ed evitando sovrapposizioni).
Nella categoria delle Fondazioni piccole, secondo la classificazione dell'Acri, si trova anche la Fondazione CRF-Cassa di Risparmio di Fossano (patrimonio di 53,221 milioni a fine 2016), la quale, dall'inizio dell'anno alla fine di ottobre 2017, ha deliberato quasi 160 nuovi stanziamenti, per complessivi 1,150 milioni. Anche la Fondazione CRF evidenzia operazioni significative e innovative, quali quelle condivise con l'Oba-Osservatorio Barriere Architettone, per abbattere le barriere comunicative dei bambini con difficoltà, ai fini di consentirne l'inclusione sociale.
Innovativo è anche il progetto abitativo della Fondazione CRF “La Nova Corte”, finalizzato alla coabitazione, inclusione, reciprocità internazionale, condivisione e accoglienza. Uno dei due palazzi, i cui condomini si impegnano a svolgere una serie di azioni sociali, è già stato costruito e i suoi 31 appartamenti sono stati assegnati a nuclei familiari con basso reddito, ma privi dei requisiti indispensabili per ottenere un alloggio popolare. I canoni di affitto oscillano tra i 300 e i 450 euro al mese.
Appartenente invece alla categoria delle medio-piccole, è la Fondazione Cassa di Risparmio di Saluzzo (patrimonio di 59,944 milioni al 31 dicembre scorso). Dall'inizio di gennaio 2017 alla fine di ottobre dello stesso anno, ha deliberato oltre 250 nuovi stanziamenti, per un valore complessivo di poco inferiore agli 850.000 euro. Tra gli interventi più recenti spicca quello a cavallo dei settori sviluppo locale e volontariato-filantropia, a favore della cooperativa sociale Il Casolare di Piasco, attiva da 35 anni.
Impiegando diverse persone svantaggiate, la cooperativa Il Casolare ha una produzione agricola, frutticola e zootecnica con conseguente commercializzazione anche di latte e carne (bovini di razza piemontese), fa manutenzione e cura del verde per privati ed enti pubblici, gestisce nel centro di Piasco un negozio dove sono in vendita i suo prodotti, fra i quali i formaggi creati nel suo piccolo caseificio.
Grazie anche al sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Saluzzo, la cooperativa Il Casolare ha potuto avviare la produzione di propri formaggi biologici, ottenendo la relativa certificazione, conseguente alla constatazione della totale naturalezza dell'intero processo, a partire dal foraggio ricavato da prati dove non sono mai stati utilizzati fertilizzanti e trattamenti chimici.
La Fondazione Cassa di Risparmio di Vercelli (patrimonio di 115,570 milioni a fine 2016) è l'unica piemontese inserita nella fascia Acri delle Fondazioni medie, quelle con un patrimonio tra i 100 milioni e i poco più di 200. Nei primi sei mesi 2017, la Fondazione Cassa di Risparmio di Vercelli ha erogato contributi per 2,226 milioni a favore di circa 120 soggetti, un terzo dei quali operanti nel settore Arte, attività e beni culturali.
Il secondo principale campo di interventi della Fondazione Cassa di Risparmio di Vercelli è stato quello dell'Educazione, istruzione e formazione, all'interno del quale si colloca la convenzione con l'Università del Piemonte Orientale per i corsi di laurea in Biologia e Informatica. E' un progetto quinquennale, rilevante anche per l'impegno economico (la Fondazione vi ha già dedicato un milione di euro). Notevole il risultato: i due corsi di laurea sostenuti dalla Fondazione hanno una media di 300 matricole.