Agroalimentare di qualità: Liguria in
miglioramento, ma ancora nella parte più bassa della classifica
nazionale. Nel 2016, l'Unione Europea ha riconosciuto alla regione
marittima una Dop e una Igp in più rispetto al 2015; ma anche con
questo aumento è limitato a 6 il totale dei due attestati di
qualità, numero che vale la diciottesima delle venti posizioni
regionali, condivisa con il Molise e il Friuli-Venezia Giulia. Una
quantità inferiore di Dop (Denominazione di origine protetta) e Igp
(Indicazione geografica protetta) l'ha unicamente la Valle d'Aosta,
che, infatti, ne vanta quattro, tutte Dop.
Anche il Piemonte, che pure è la culla
di Slow Food e di Eataly, creazioni di valore mondiale, a opera
rispettivamente di Carlin Petrini e di Oscar Farinetti, non brilla
per quantità di prodotti agroalimentari di qualità riconosciuti
come tali dall'Unione Europea. Come censito dall'Istat, l'istituto
nazionale di statistica, la regione subalpina presenta 13 Dop e 9
Igp, quante l'anno precedente. Nessun incremento.
Per le sue 22 certificazioni Ue, il
Piemonte risulta ottavo nella graduatoria delle regioni. Sul podio,
invece, si trovano l'Emilia-Romagna con 20 Dop e 25 Igp, il Veneto
(19 Dop e 19 Igp) e la Lombardia (21 Dop e 14 Igp). Fra l'altro,
tutte e tre hanno rafforzato la loro posizione avendo aumentato i
riconoscimenti ricevuti da Bruxelles.
Nel 2016, l'Italia si è confermata al
primo posto continentale per numero di riconoscimenti Dop, Igp e Stg
(Specialità tradizionale garantita) conferiti dall'Unione Europea. I
prodotti agroalimentari di qualità riconosciuti dalla Ue sono
diventati 291, 13 in più rispetto a fine dicembre 2015.
L'Istat ha aggiunto che, nel 2016, sono
cresciute tutte le componenti del settore dei prodotti agroalimentari
di qualità: produttori, trasformatori, allevamenti e superfici,
oltre che il numero di prodotti riconosciuti con la qualifica di Dop
o Igp o Stg.
I produttori sono risultati 78.784
(+4,4% rispetto al 31 dicembre 2015) e i trasformatori 7.481 (+4,6%),
portando così a 83.695 la somma degli operatori (+4,6%). Gli
allevamenti certificati sono aumentati del 3,2% a 40.557 e la
superficie investita si è ampliata del 16% a 197.527 ettari.
I comparti con il maggior numero di
riconoscimenti Ue sono: Ortofrutticoli e cereali (110 prodotti),
Formaggi (52), Oli extravergine di oliva (45) e preparazioni di carni
(41).
Il lardo d'Arnad Dop della Valle d'Aosta |