Diventate oltre 4.000 le imprese all'estero partecipate da investitori del Nord Ovest

Sono aumentate di un quarto, tra il 2009 e il 2015, le partecipazioni di investitori liguri in imprese all'estero, il doppio rispetto alla media nazionale. A rilevarlo è la Cgia di Mestre, l'associazione degli artigiani e delle piccole aziende locali, in seguito a uno studio su dati Reprint del Politecnico di Milano e dell'Ice.
Dall'elaborazione della Cgia di Mestre è emerso che sono diventate 783, a fine 2015 (ultimo anno disponibile) le partecipazioni di liguri in imprese all'estero, mentre erano 627 a fine 2009. In sei anni sono cresciute del 24,9%, a fronte del 12,7% medio italiano (da 31.672 a 35.684).
Invece, le partecipazioni dei piemontesi in aziende all'estero sono passate da 3.034 a 3.244 (+6,9%) e quelle degli investitori valdostani da da 26 a 27. Quindi, le imprese all'estero partecipate da investitori delle tre regioni del Nord Ovest a fine 2015 sono risultate 4.054, quasi 400 in più.
In termini assoluti, il Piemonte figura al quarto posto nella graduatoria italiana per numero di imprese all'estero partecipate da suoi investitori, essendo preceduto da Emilia-Romagna (4.989 a fine 2015), Veneto (5.070) e Lombardia (11.637). La Liguria è decima e la Valle d'Aosta ventesima, cioè ultima.
I dieci Paesi stranieri con più imprese partecipate da italiani al 31 dicembre 2015 sono: Usa (3.323), Francia (2.551), Romania (2.353), Spagna (2.251), Germania (2.228). Regno Unito (1.991), Cina (1.698), Brasile (1.427), Svizzera (1.099) e Polonia (932).

Cgia di Mestre ha evidenziato che “i ricavi delle imprese straniere controllate da italiani hanno toccato i 520,8 miliardi di euro” e che oltre 14.400 delle partecipate sono aziende commerciali e 8.200 del settore manifatturiero, principalmente produttrici di macchinari e apparecchiature meccaniche.