Sul campo di casa, ieri, la Juventus ha
chiuso la partita con il Tottenham pareggiando: 2 a 2. Invece, oggi,
14 febbraio, in Borsa, la società bianconera è stata bastonata. La
sua azione è stata addirittura quella che ha fatto registrare il
ribasso più forte di tutte quelle quotate a Piazza Affari. Il suo
prezzo finale è stato di 0,7135 euro, inferiore dell'8,58% a quello
di riferimento precedente. Così è sceso a 719 milioni di euro il
valore riconosciuto dagli investitori alla Juventus, 57 milioni in
meno rispetto a venerdì scorso.
Nonostante la batosta di oggi, però,
il titolo della Juventus resta molto lontano dai suoi livelli più
bassi. Esattamente un anno fa, infatti, quotava 0,313 euro, meno
della metà di oggi. Gli azionisti restano tranquilli, a partire da
Exor, la holding della famiglia Agnelli-Elkann-Nasi, che possiede il
63,80% del capitale della società torinese conosciuta in tutto il
mondo. Probabilmente si preoccupano più della partita di ritorno, a
Wembley, contro la squadra inglese di Mauricio Pochettino, con avi di
origine piemontese.
D'altra parte, il 2 maggio dell'anno
scorso, in Borsa l'azione della Juventus, presieduta da Andrea
Agnelli (amministratori delegati sono Giuseppe Marotta e Aldo
Mazzola), ha sfiorato l'euro e la sua capitalizzazione era risultata
di 973 milioni di euro.
Comunque, oggi, mentre il titolo della
Juve è risultato il primo nella graduatoria dei maggiori ribassi
percentuali, quello della Gedi Gruppo Editoriale si è piazzato
ottavo nella classifica dei maggiori rialzi. L'azione Gedi, infatti,
ha chiuso a 0,615 euro, con un incremento del 7,89% rispetto a ieri,
quando ha toccato il minimo storico (0,57 euro).
Andrea Agnelli, presidente della Juventus |