Nuove partite Iva: nel 2017 Aosta record Piemonte in frenata, Liguria in velocità

Boom di nuove partite Iva, l'anno scorso, in Valle d'Aosta. Il fenomeno è stato rilevato dal Mef (ministero dell'Economia e delle Finanze), il quale ha attribuito alla regione alpina l'incremento del 9,4% di nuove aperture rispetto al 2017, il tasso più elevato in Italia, il cui aumento medio è risultato dell'1,2%. Nel 2017, infatti, sono state 1.110 le nuove partite Iva aperte in Valle d'Aosta.
Superiore alla media nazionale è risultata la crescita percentuale anche della Liguria, dove sono state contate 13.145 nuove aperture Iva, oltre 500 e il 4,1% in più rispetto al 2016. Invece, l'incremento è stato solo dello 0,58% in Piemonte, che, l'anno scorso, ha fatto registrare 35.232 nuove iscrizioni ai registri Iva.
L'insieme delle tre regioni del Nord Ovest, quindi, hanno contato 49.487 nuove aperture di partite Iva, l'1,7% più che nell'anno precedente. A livello nazionale, sono state 511.803, delle quali 358.814 dovute a persone fisiche, 123.454 a società di capitali, 24.756 a società di persone e 2.760 a soggetti non residenti nel nostro Paese.
Le persone fisiche, dunque, rappresentano il 62% dei titolari che hanno aperto la partita Iva nel 2017. E il Mef ha precisato che il 46,5% delle nuove partite Iva si deve a giovani fino a 35 anni di età. Constatazione che impone una riflessione ambivalente.
Che tanti giovani abbiano deciso di aprire la partita Iva è un fatto che può essere interpretato come un risultato di almeno due fenomeni. Primo: non trovando un posto di lavoro da dipendente, né fisso e, magari, neppure a tempo determinato, molti aprono la partita Iva per avviare un'attività in proprio o per cogliere almeno le minime opportunità costituite da lavoretti non in nero. Insomma, un modo per evitare la disoccupazione.
Secondo: la crescita delle aperture di partita Iva può significare che una quota maggiore di giovani manifesti spirito d'iniziativa, volontà di intraprendere, creando un'impresa, in un settore che può essere il commercio, piuttosto che l'artigianato, l'industria, l'agricoltura o il sempre più ampio campo dei servizi dedicati alla persona o alle aziende.

Comunque, la diffusione delle partite Iva si può considerare positiva.

Nicola Rosset, presidente Camera valdostana