Oltre 2,6 milioni di euro: è la somma
stanziata, nel 2017, dal Consiglio di amministrazione de La Scialuppa
CRT Onlus – Fondazione antiusura, per garantire nuovi prestiti
bancari a 117 soggetti del Piemonte e della Valle d'Aosta che,
altrimenti, per il loro sovraindebitamento, potevano finire nella
larga e inesorabile rete degli strozzini.
I nuovi finanziamenti della Scialuppa
CRT Onlus sono stati deliberati dopo l'istruttoria dei volontari
della Fondazione e il parere favorevole della specifica Commissione
dell'Ente torinese costituito vent'anni fa, con lungimiranza, dalla
Fondazione CRT, la quale continua a sostenerlo generosamente, con la
consapevolezza della sua efficacia e del suo valore socio-economico.
I volontari della Scialuppa CRT Onlus,
l'anno scorso, hanno assistito 895 soggetti a rischio di usura:
singoli individui, famiglie, piccoli imprenditori, artigiani,
commercianti, incontrati riservatamente, ascoltati, aiutati anche con
consulenze, sempre molto qualificate e totalmente gratuite.
In seguito agli interventi dell'anno
scorso, a fine 2017 sono diventati più di 2.000 i finanziamenti
deliberati dalla Scialuppa CRT Onlus dall'inizio della sua attività
(2.089, per la precisione), per un totale di 36,3 milioni di euro e
sono risultate 13.566 le consulenze fornite dai suoi volontari ad
altrettanti soggetti che hanno richiesto aiuto.
Tutti gli “sos” raccolti dalla
Scialuppa CRT Onlus, che opera in Piemonte e Valle d'Aosta, vengono
esaminati dai circa 40 volontari -funzionari e dirigenti di banca in
pensione – impegnati a cercare le soluzioni più adeguate e
opportune.
I problemi dei sovraindebitati a
rischio di usura, ma nelle condizioni di poter essere “salvati”,
vengono risolti favorendo la ristrutturazione dei loro debiti e con
la concessione della garanzia della Fondazione necessaria per
ottenere un nuovo finanziamento bancario, naturalmente quando chi è
finito in gravi difficoltà dispone comunque di un reddito familiare
sufficiente ad assicurare la restituzione del prestito agevolato.
La Scialuppa CRT Onlus – Fondazione
Antiusura è presieduta da Ernesto Ramojno e ha Luciana Malatesta
come consigliere delegato.
La gravità della piaga dell'usura è
stata ribadita, ancora pochi giorni fa, da Papa Francesco, il quale
ha ricordato, testualmente che “L'usura umilia e uccide. L'usura è
un male antico e purtroppo ancora sommerso che, come un serpente,
strangola le vittime. Bisogna prevenirla, sottraendo le persone alla
patologia del debito fatto per la sussistenza o per salvare
l'azienda. E si può prevenirla educando a uno stile di vita sobrio,
che sappia distinguere ciò che è superfluo e ciò che è necessario
e che responsabilizzi a non contrarre debiti per procurarsi cose alle
quali si potrebbe rinunciare”.
Papa Francesco ha aggiunto che “Alla
base delle crisi economiche e finanziarie c'è sempre una concezione
di vita che pone al primo posto il profitto e non la persona. La
dignità umana, l'etica, la solidarietà e il bene comune dovrebbero
essere sempre al centro delle politiche economiche attuate dalle
pubbliche istituzioni. Da esse ci si attende che disincentivino, con
misure adeguate, strumenti che, direttamente e indirettamente, sono
causa di usura, come a esempio il gioco d'azzardo”.
Questa la conclusione del Pontefice:
“L'usura è un peccato grave: uccide la vita, calpesta la dignità
delle persone, è veicolo di corruzione e ostacola il bene comune.
Essa indebolisce anche le fondamenta sociali ed economiche di un
Paese. Infatti, con tanti poveri, tante famiglie indebitate, tante
vittime di gravi reati e tante persone corrotte, nessun Paese può
programmare una seria ripresa economica né tanto meno sentirsi al
sicuro”.
Ernesto Ramojno |
Luciana Malatesta |