Ferrero prima assoluta al mondo per
reputazione nel settore Food (alimentare) e prima italiana nella
classifica globale del Reputation Institute, dove figura al
diciottesimo posto. Più che logico, perciò, il risalto che ha avuto
questa notizia, che rende onore al Paese e che, però, ha lasciato un
po' in ombra l'ingresso della Lavazza nella graduatoria delle prime
cinquanta imprese che godono della maggiore reputazione sulla Terra.
Lavazza è risultata quarantanovesima, posizione che, comunque, vale
l'Olimpo della buona fama, in compagnia di marchi quali Rolex, Lego,
Google (i tre del podio), Canon, Walt Disney, Sony, Adidas, Bosch,
Bmw, Microsoft e degli italiani Armani, Pirelli, Barilla e, appunto,
Ferrero. In Italia, Lavazza è sesta per reputazione.
Lavazza, comunque, in questi giorni è
salita agli onori delle cronache anche per una sua iniziativa
benefica in Colombia, dove Giuseppe Lavazza, vice presidente del
gruppo di famiglia e console onorario della Repubblica
centro-americana, ha incontrato Jaun Manuel Santos, presidente della
Colombia e Premio Nobel 2016 per la Pace, con il quale ha visitato la
comunità di Mesetas, ai piedi della Cordigliera orientale, zona
altamente simbolica per la rinascita del Paese dopo il conflitto Farc
e dove la coltivazione del caffè è stata abbandonata per anni.
Qui, attraverso la Fondazione Giuseppe
e Pericle Lavazza Onlus, in partnership con Ong, istituzioni e
aziende locali, la Lavazza sta attuando, dal 2015, il programma
Tierra! finalizzato a migliorare le condizioni sociali, ambientali e
le tecniche produttive delle comunità di produttori di caffè e
delle loro famiglie. Già più di cento famiglie hanno potuto
ripristinare le piantagioni di caffè ed è stata resa possibile una
produzione di alta qualità destinata alla miscela di arabiche
colombiane Tierra! Colombia, proveniente da agricoltura 100%
sostenibile e certificata.
Giuseppe Lavazza in Colombia, con due produttori di caffè |