E' capitata in una giornata decisamente
sfavorevole la presentazione del progetto di bilancio 2017 della
Pinifarina (l'indice principale della Borsa di Milano è arretrato
dell'1,85%), così il titolo della famosa impresa torinese ha chiuso
con un segno meno, nonostante i risultati tutti positivi conseguiti
nell'esercizio. L'ultimo prezzo dell'azione Pininfarina, infatti,
oggi, 22 marzo, è stato di 2,06 euro, inferiore dell'1,90% a quello
di ieri.
Il gruppo presieduto da Paolo
Pininfarina (amministratore delegato è Silvio Pietro Angori) nel
2017 ha avuto un valore della produzione pari a 87,1 milioni (68,9
nel 2016), un margine operativo lordo di 7,5 milioni (0,9) e un utile
netto di 1,3 milioni (20,5). Gli oneri finanziari netti sono stati di
2,1 milioni, uno in meno rispetto all'anno precedente e, al 31
dicembre 2017 la posizione finanziaria netta è risultata positiva
per 12 milioni, mentre era negativa per 17,7 milioni alla stessa data
del 2016. Nessun dividendo; ma il patrimonio netto consolidato sale
da 30,5 a 58,8 milioni.
Orso scatenato, dunque, oggi a Piazza
Affari. Tra le “vittime” anche tutte le quotate del gruppo
Agnelli-Elkann-Nasi, con l'eccezione della Juventus, che ha chiuso
con un incremento dello 0,38% a 0,6655 euro. Il prezzo dell'azione
Exor, la holding del Gruppo, è sceso a 58,34 (-4,05%) e quello di
Cnh Industrial a 10,17 euro (-4,01%). Il titolo Fca-Fiat Chrysler
Automobiles ha terminato la seduta a 16,982 euro (-3,39%) e quello
della Ferrari a 99,10 euro (-1,64%).
Tra le dieci azioni che hanno avuto i
maggiori ribassi percentuali si trova anche la Gedi Gruppo
Editoriale, che ha perso il 7,56%, calando così a 0,4465 euro, che
rappresenta il suo nuovo minimo storico. Invece, il secondo rialzo
maggiore (+10,47%) è stato fatto segnare da Visibilia Editore, la
cui azione è risalita a 0,0992 euro.
Paolo Pininfarina, presidente dell'omonima società |