Olimpiadi invernali 2026, Fca-Fiat
Chrsyler Automobiles, l'economia piemontese sorpassata da altre
regioni, spin off di Magneti Marelli e Comau, Città della Salute,
candidatura di Mauro Salizzoni. Di tutto questo ha parlato Sergio
Chiamparino, presidente della Regione Piemonte, oggi, 9 aprile,
nell'incontro organizzato dal “Dumse da Fé”, l'originale club
torinese che ogni due settimane invita una personalità a discutere
con il folto gruppo di suoi aderenti, formato da professionisti,
imprenditori, manager, esponenti della cultura e dell'accademia.
Tra un boccone d'insalata e un pezzetto
di mozzarella (ha confidato che non mangia più carne), Sergio
Chiamparino ha risposto a tutte le domande, poste dalla brava Carola
Vai per conto dei numerosi commensali e di Piero Gola, coordinatore del gruppo.
Sulle Olimpiadi 2026, Sergio
Chiamparino ha detto che non è convinto della candidatura congiunta
con Milano (“sul binomio ho molti dubbi, anche perché a firmare
deve essere un'unica città”) ; mentre è convinto che Torino, con
le sue Valli olimpiche, abbia buone chance di
essere preferita, per diversi motivi: ha già un patrimonio
impiantistico e strutturale che richiede minori investimenti per
essere adeguato a ospitare i Giochi invernali; può vantare
l'esperienza positiva del 2006, ancora viva persino in termini di
garanzia di disponibilità dei volontari.
Insomma,
per Chiamparino, ci sono le condizioni per aggiudicarsi le Olimpiadi
2016, sia avendo la meglio su Milano e Cortina d'Ampezzo, sia perché
alcuni concorrenti potenzialmente molto forti si sono ritirati (per
esempio Innsbruck) e altri, come Graz e Stoccolma, sono sotto il
gioco di referendum popolari.
“Però
– ha sottolineato il presidente della Regione Piemonte – innanzi
tutto bisogna far vedere che ci crediamo noi per primi, poi bisogna
rifare gioco di squadra e, inoltre, smetterla di parlare male delle
Olimpiadi 2006, che invece sono state un evento molto positivo,
avendo anche ridato orgoglio e spinta a Torino, segnandone il
passaggio da città industriale a metropoli ricca di gioielli fatti
vedere a tutto il mondo: il centro storico, i grandi musei, i beni
culturali, le residenze sabaude ...”.
Fca.
Sergio Chiamparino chiederà di parlare con Sergio Marchionne prima
dell'1 giugno, data prevista per la presentazione del nuovo piano
industriale di Fiat Chrysler Automobiles. Vorrebbe sapere da
Marchionne, con il quale non ha più occasione di giocare a scopone
come in passato (“con lui ho sempre vinto”), se a Mirafiori si
fabbricherà il secondo modello premium dell'Alfa Romeo, se saranno
mantenuti i programmi per la ricerca e lo sviluppo delle tecnologie
per le auto ibride ed elettriche, fondamentali affinché Torino
continui a essere un polo strategico e una “testa” del Gruppo,
pur non essendone più il baricentro.
Quanto
agli spin off di Magneti Marelli (progetto confermato e avviato) e di
Comau, che, secondo alcuni, potrebbero impoverire ulteriormente il
Piemonte, Chiamparino non ha nascosto il pensiero che potrebbero
essere iniziative finalizzate alla valorizzazione di asset della Fca e, quindi, propedeutiche alla creazione delle migliori condizioni per trattare
una fusione di Fca.
Sorpassi
economici. Sergio
Chiamparino riconosce che il Piemonte ha perso colpi in economia ed è
stato superato dall'Emilia-Romagna e dal Veneto (con la Lombardia non
c'è partita, anche per la sua posizione geo-economica). Le cause del
sorpasso, però non sulle esportazioni industriali, sono dovute a
ritardi infrastrutturali propri e non (per esempio il porto di Genova
rimasto indietro rispetto a quello di Trieste), logistici (si sta
recuperando), alla profonda ristrutturazione dell'automotive, a
debolezze dell'apparato industriale regionale, che sta pagando il
ricambio generazionale; ma anche alla politica economica delle
istituzioni pubbliche, non proattiva (fra l'altro, la spending review
si fa sempre sugli investimenti).
L'insufficienza
della Pubblica amministrazione è un indubbio “handicap”
economico, come ha riconosciuto il presidente della Regione, il quale
ha evidenziato che le istituzioni possono essere invece un fattore
vincente, come è successo per le Olimpiadi 2006, quando dirigenti e
funzionari locali, con i loro comportamenti virtuosi e assumendosi grandi responsabilità oltre che rischi non dovuti, hanno garantito il
completamento di tutte le opere, il rispetto dei tempi, il successo
internazionale dei Giochi.
Città
della Salute. L'ultimo
ricorso al Tar per l'assegnazione dell'incarico all'advisor
è stato respinto
definitivamente. Entro l'estate l'advisor farà partire il bando
preliminare alla gara per la realizzazione del progetto. Gli accordi
con il Comune di Torino e con il Ministero sono già esecutivi.
“Realisticamente prevedo l'inizio dei lavori nel 2020 e tre anni
per la fine della costruzione” ha detto Sergio Chiamparino,
sottolineando che, con il suo governo, la tempistica è diventata
ordinaria, normale, per un'opera di questa portata e valenza.
Intanto, entro Natale, verrà inaugurato l'ospedale di Verduno
(Alba-Bra).
A proposito di sanità, infine, la polemica sulla candidatura del mago dei trapianti di fegato, Mauro Salizzoni,alla prossima presidenza della Regione Piemonte, Sergio Chiamparino, si è limitato a confermare il totale apprezzamento dell'illustre chirurgo delle Molinette, del quale è amico pluridecennale, e a precisare che lui ne ha semplicemente sondato la disponibilità, fra l'altro su invito dei consiglieri Giacomo Portas e Marco Grimaldi, i primi a proporlo.
Sergio Chiamparino, presidente Regione Piemonte |