L'anno scorso, Luca Bettonte ha
ricevuto dalla Erg 9,132 milioni, dei quali 3,86 milioni come compenso per
avere raggiunto gli obiettivi 2015-2017 e 3,75 milioni come premio
per avere portato a termine, nel passato esercizio, la trasformazione
dell'impresa controllata dalla famiglia Garrone-Mondini da oil
company (gruppo petrolifero) a grande produttore di energia pulita,
sfruttando le fonti rinnovabili (è green il 97% del suo output), fra
l'altro leader italiano in alcuni comparti e attore sempre più
internazionale.
L'exploit di Luca Bettonte, nato a
Rovigo nel 1963, laurea in Economia e Commercio all'università di
Bologna, amministratore delegato della Erg dall'aprile del 2012,
assume un valore ancora maggiore se si considera che nella
graduatoria assoluta di Milano Finanza, è preceduto soltanto da Sergio
Marchionne, secondo con poco meno di 14 milioni e da Flavio Cattaneo,
primo con 26 milioni, grazie alla maxi liquidazione di 25 milioni
percepita in seguito all'abbandono dell'incarico di amministratore
delegato e direttore generale di Tim.
L'elenco di Milano Finanza comprende i
manager che hanno ricevuto dalle rispettive società quotate a
Piazza Affari dal mezzo milione di euro in su.
Nelle prime trenta posizioni figurano
altri quattro amministratori di società che, in vario modo, fanno
riferimento al Nord Ovest. Si tratta di Richard Tobin, amministratore delegato di Cnh Industrial fino al 27 di questo mese (5,892 milioni, +79,2% rispetto al 2016), Carlo Messina, numero uno
esecutivo di Intesa Sanpaolo (4,053 milioni, il 10% più dell'anno precedente, come precisato dalla brava giornalista Paola Valentini),
Giuseppe Marotta, amministratore delegato e direttore generale della
Juventus (2,663 milioni) e Alessandro Garrone, vice presidente
esecutivo della stessa Erg (2,497 milioni, più del doppio del 2016).
La lista prosegue con Monica
Mondardini, la top manager del gruppo che fa capo ai fratelli De
Benedetti, con 1,933 milioni (+4,73%), Rodolfo De Benedetti,
presidente della holding Cofide e della Cir (1,906 milioni), John
Elkan, presidente di Fca e, fra l'altro, numero 1 della capogruppo
Exor (1,886 milioni, il 3,27% meno del 2016), Victor Massiah,
consigliere delegato e direttore generale di Ubi Banca, il cui
maggiore azionista è la Fondazione Crc di Cuneo (1,487 milioni).
Ecco, poi, Mario Rizzante, fondatore,
presidente e amministratore delegato di Reply con 1,330 milioni
(+12,7%) e la figlia Tatiana, cofondatrice e co-amministratore
delegato (1,158 milioni (+14,88%), Gabriele Galateri di Genola,
presidente delle Generali, con 1,107 milioni (+4,14%), Claudio
Bombonato, consigliere di amministrazione operativo di Reply con un
milione tondo (+42,86%) e con la stessa carica di Filippo Rizzante,
fratello di Tatiana, al quale Reply ha erogato 898.000 euro (+0,34%),
mille euro più del consigliere Daniele Angelucci (+5,9%).
Paolo Gallo, amministratore delegato
dell'Italgas, ha avuto 953.800 euro e Gian Maria Gros-Pietro,
presidente di Intesa Sanpaolo, 906.000, come nel 2016. Un po'
inferiore è stata la remunerazione di Edoardo Garrone, presidente
della Erg, il cui compenso è sceso a 860.000 euro dai precedenti
926.700. Seguono Laureant Habenstreit, ad e dg di Sogefi, controllata
Cir-Cofide con 761.000 euro (+8,40%) e Paolo Fiorentino,
amministratore delegato di Banca Carige da giugno 2017, con 723.000
euro e Sebastien von Furstenberg, presidente di Banca Ifis e nipote
di Gianni Agnelli, con 675.000 euro, stessa cifra del 2016.
Gli ultimi tre amministratori di
quotate del Nord Ovest con remunerazioni 2017 superiori al mezzo
milione sono Riccardo Pozzoli, vice presidente e amministratore
delegato della Centrale del Latte d'Italia, con 592.700 euro
(-12,8%), Giuseppe Tesauro, presidente di Banca Carige con 570.000
(+33,8%) e Oscar Pepino, consigliere operativo di Reply, che ha
mantenuto il mezzo milione dell'anno precedente.
Sergio Marchionne |
Luca Bettone, ammistratore delegato Erg |
Carlo Messina, ad Intesa Sanpaolo |
Giuseppe Marotta, ad e dg Juventus |