Come comunicato dal ministero
dell'Economia e delle Finanze (Mef), le imposte dirette sono
risultate pari a 40,8 miliardi, con un incremento del 3,6% sul primo
bimestre dell'anno scorso, come quello delle indirette salite a 26
miliardi. I giochi hanno fatto incassare allo Stato circa 2,5
miliardi (+6,9%) e la lotta all'evasione ha reso, sempre nel primo
bimestre 2018, poco meno di 1,4 miliardi (+5,4%).
In particolare, le entrate conseguenti
all'Irpef sui lavoratori dipendenti e sui pensionati sono aumentate
di 880 milioni (+2,7% rispetto a gennaio-febbraio 2017) e di 554
milioni (+3,9%) quelle derivanti dall'Iva. Quanto alle entrate
territoriali e degli enti locali – Regioni, Comuni, Province e
Città Metropolitane – i primi due mesi 2018 hanno fatto registrare
950 milioni come addizionale regionale Irpef (+1,5%), 287 milioni
come addizionale comunale Irpef (+3,2%), 2,315 miliardi come Irap
(+4,6%), 307 milioni come Imu-Imis di pertinenza dei Comuni (+38,9%)
e 15 milioni come Tasi (+7,1%).
A sua volta l'Istat, l'istituto
nazionale di statistica, ha recentemente presentato il conto
economico consolidato delle amministrazioni pubbliche relativamente
agli anni 2013-2017. Dal prospetto emergono entrate complessive per
799,9 miliardi nel 2017 a fronte dei 772,5 del 2013 e uscite per
839,6 miliardi l'anno passato contro gli 819,4 miliardi del 2013.
Negli ultimi cinque anni, pertanto,
l'insieme delle amministrazioni pubbliche italiane ha aumentato le
uscite di poco più di 20 miliardi, ma di quasi 27,5 miliardi le
entrate.
Pier Carlo Padoan, ministro dell'Economia e delle Finanze |