Star della Borsa: hanno perso valore Reply Vittoria Assicurazioni e Tecnoinvestimenti

Corriere Torino, l'edizione locale del Corriere della Sera diretta da Umberto La Rocca, ha pubblicato oggi, 8 aprile, un'analisi delle quotazioni registrate negli ultimi trenta giorni dalle nove società piemontesi appartenenti al segmento Star della Borsa Italiana, dove si trovano le società che si impegnano a rispettare i requisiti di eccellenza in termini di liquidità (minimo 35% di azioni sul mercato), trasparenza informativa e di corporate governance, oltre ad avere una capitalizzazione tra i 40 milioni e il miliardo di euro (nessuna ligure presente).
Delle “stelle” piemontesi, sei hanno migliorato le loro performance nell'ultimo mese; tre, invece, hanno perso valore. “E nel terzetto che ha registrato ribassi delle rispettive azioni – si legge nell'articolo del Corriere Torino - spicca la “stella” più grande, Reply, che Piazza Affari ha valutato 1,673 miliardi venerdì scorso, 146,7 milioni in meno rispetto al 6 marzo, quando l'azione Reply ha chiuso a 48,640 euro contro i 44,72 di questo fine settimana”.
Il quotidiano torinese ha aggiunto che hanno perso anche Vittoria Assicurazioni e Tecnoinvestimenti, però molto meno in termini assoluti. “Negli ultimi trenta giorni, infatti, la Compagnia assicurativa controllata dalla famiglia torinese Acutis ha visto scendere il suo valore borsistico da 856,7 a 795,1 milioni (il titolo è passato da 12,720 a 11,80 euro) e Tecnoinvestimenti, presieduta da Enrico Salza, da 306,9 a 290,6 milioni (il prezzo dell'azione è sceso da 6,590 a 6,24 euro)”.
“Al contrario, sono aumentati i valori riconosciuti da Piazza Affari alla Cairo Communication (capitalizzazione di 489,3 milioni alla fine della seduta di venerdì scorso, 46,4 milioni in più, perché l'azione è salita a 3,64 euro dai 3,295 di trenta giorni prima), alla Dea Capital della De Agostini (famiglia Boroli-Drago), la cui capitalizzazione è cresciuta di 12 milioni a 453,2 euro; alla Prima Industrie presieduta da Gianfranco Carbonato (capitalizzazione di 403,6 milioni, 23,1 in più), alla Sogefi controllata dai fratelli De Benedetti (383 milioni, 15,1 in più) e anche alle due più piccole Star subalpine: la Centrale del Latte d'Italia (45,1 milioni, 300.000 euro più del 6 marzo) e la Fidia di cui Giuseppe Morfino è il fondatore e la guida (37,6 milioni, 1,8 in più)”.
Tutte insieme, le nove “star” piemontesi valevano, per il mercato, 4,7 miliardi il 6 marzo appena passato e poco più 4,570 miliardi alla chiusura borsistica di venerdì. Complessivamente, nell'ultimo mese, la loro capitalizzazione si è ridotta di quasi 130 milioni e del 2,75%.

Tatiana e Filippo Rizzante, al vertice di Reply