I più ricchi dividendi delle nostre quotate Ai Garrone-Mondini 108 milioni di euro


 Una barcata di soldi. La famiglia genovese Garrone-Mondini si appresta ad incassare 108 milioni di euro, come dividendi erogati dalla Erg, in funzione del 62,5% delle azioni possedute attraverso le società San Quirico e Polcevera. Nessuna altra famiglia a capo di quotate del Nord Ovest riceverà, quest'anno, un dividendo maggiore di quello dei Garrone e Mondini, neppure la famiglia Agnelli-Elkann-Nasi, la cui Exor controlla Fca-Fiat Chrysler Automobiles, Ferrari, Cnh Industrial, Juventus e, fra l'altro, The Economist.
Tutti gli altri azionisti della Erg si divideranno i restanti 64 milioni dei quasi 173 costituenti il monte dividendi 2018 dell'impresa genovese che ha abbandonato completamente l'oil business per produrre energia esclusivamente da fonti rinnovabili e green.

Gustavo Denegri
La famiglia Garrone-Mondini, quest'anno, riceve dalla sua società più dividendi anche del Paperon de Paperoni delle quotate piemontesi, il torinese Gustavo Denegri, il quale, entro la fine di dicembre, vedrà remunerato il suo investimento in Diasorin con 66 milioni: oltre 21 milioni in maggio e il resto prima che finisca il 2018. 
A erogarglieli sarà appunto Diasorin, controllata dalla Finde, la finanziaria di Gustavo Denegri, che è anche il presidente della società di Saluggia a capo dell'omonimo gruppo mondiale leader nella diagnostica in vitro (nel 2017 ha fatturato 637,5 milioni conseguendo un utile netto di 140). Altri 12,5 milioni li riceverà, come remunerazione del suo 8,5% di capitale, Carlo Rosa, amministratore delegato della Diasorin, il cui azionariato si spartirà il monte dividendi di 146,8 milioni.

La terza famiglia del Nord Ovest con società quotate in Borsa ad avere più dividendi per l'esercizio passato è quella formata dagli Agnelli, Elkann e Nasi. Il grande e famoso gruppo familiare torinese riceverà 43,6 milioni, degli 82,3 che costituiscono il monte dividendi, dalla Exor, la holding posseduta per il 53% dalla Giovanni Agnelli Bv, la finanziaria al vertice dell'omonimo Gruppo.

Beniamino Gavio
 Quella capitanata da Beniamino Gavio è la quarta famiglia del Nord Ovest che riceverà più dividendi dalle sue società quotate a Piazza Affari: 24,5 milioni, derivanti dal possesso del 56,6% della Astm-Autostrada Torino Milano, la quale ha, a sua volta, il 61,7% della Sias.

Tre milioni meno dei Gavio incasserà la famiglia novarese Boroli-Drago, la cui De Agostini detiene il 58,3% del capitale di Dea Capital, la sola nel listino milanese delle tre società del gruppo quotate nelle Borse (le restanti due sono l'Igt a New York e la Atresmedia a Madrid).

La famiglia Buzzi, che ha il 58% dell'omonimo gruppo cementiero, avrà 16,4 dei 28,2 milioni destinati ai soci per il loro investimento nella società di Casale Monferrato; mentre il torinese Carlo Acutis, titolare del 59,2% della Vittoria Assicurazioni otterrà dividendi per 11,2 milioni e Urbano Cairo per 6,7 milioni dalla Cairo Communication, della quale detiene il 50,3% e, attraverso di essa, il 59,83% di Rcs MediaGroup.

Mario Rizzante
Dividendi per 6 milioni andranno alla famiglia torinese Rizzante, fondatrice e azionista di Reply con il suo 46,2% (Mario Rizzante è presidente e amministratore delegato, incarico quest'ultimo che condivide con la figlia Tatiana, mentre l'altro figlio, Filippo, è consigliere di amministrazione e chief tecnology officer). 

Infine, 5,2 milioni si spartiranno i figli di Carlo De Benedetti, la cui Fratelli De Benedetti detiene il 52% della Cofide, controllante di Cir, Sogefi e Gedi Gruppo Editoriale, la società che pubblica la Repubblica, la Stampa, il Secolo XIX, l'Espresso e diversi altri giornali.