Una cinquina femminile di vertice

CARLA FERRARI CONFERMATA  PRESIDENTE EQUITER

Carla Ferrar
  Carla Ferrari è stata confermata presidente di Equiter, società torinese investitore e advisor nel settore delle infrastrutture e dell'innovazione a sostegno delle economie locali. Con lei, l'assemblea degli azionisti (il 33% appartiene a Intesa Sanpaolo, mentre il resto del capitale è diviso fra la Compagnia di San Paolo, la Fondazione Crt di Torino e la Fondazione Crc di Cuneo) ha nominato vice presidenti Luciano Nebbia e Giovanni Quaglia, consiglieri di amministrazione Marco Casale, Nicolagiovanni Di Vico, Giandomenico Genta e Ernesto Lavatelli; componenti del collegio sindacale Enrico Grosso (presidente), Eugenio Braja e Maurizio Ferrero.
Equiter ha chiuso il 2017 con un utile netto di 11 milioni (+70%) e ricavi operativi per 16,8 milioni. A fine esercizio il patrimonio gestito supera gli 800 milioni. Pochi mesi fa è stata selezionata dalla Bei-Banca Europea degli Investimenti per la gestione di 124 milioni di euro destinati dal Miur a sostegno di progetti di ricerca e innovazione, incarico che ha portato a oltre 300 milioni il totale delle risorse comunitarie per le quali Equiter svolge il ruolo di advisor.
Nata a Genova nel 1957, dove si è laureata in Economia e commercio, ma torinese d'adozione, Carla Ferrari, un'intensa e brillante carriera nel gruppo diventato Intesa Sanpaolo, è anche direttore Finanza della Compagnia di San Paolo e consigliere di amministrazione della Cdp-Cassa Depositi e Prestiti, il braccio finanziario del Governo.


IL PRIMATO DELLA DE BERNARDI NELLA FONDAZIONE DI ALESSANDRIA

Per la prima volta da quando è stata costituita, la Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria ha un consigliere di amministrazione donna. A far segnare questo primato è Giovanna Maria De Bernardi, titolare dell'hotel Acqui, che appartiene alla sua famiglia dal 1923 e si trova nel cuore della città termale.
Giovanna Maria De Bernardi è stata eletta dal Consiglio generale della Fondazione, all'unanimità, insieme con il notaio Luciano Mariano, il commercialista Egidio Rangone e il riconfermato Agostino Gatti. Il vertice gestionale dell'ente alessandrino è completato dal presidente Pier Angelo Taverna, classe 1949, in carica dal 2009.


MARCHIONI BOCCA PRESIDENTE DELLA PICCOLA INDUSTRIA PIEMONTESE

Gabriella Marchioni Bocca
Gabriella Marchioni Bocca è stata eletta presidente di Piccola Industria di Confindustria Piemonte per il mandato che scadrà nel 2020. E' subentrata a Carlo Robiglio, diventato presidente nazionale di Piccola Industria. Gabriella Marchioni Bocca è amministratore delegato della Lamebo, impresa di Leinì che produce lame a spaccare per concerie, calzaturifici, pellicceria, lavorazioni di materiali espansi, sintetici e sugherifici. La Lamebo, fondata nel 1969 da Enrico e Rita Bocca, è il maggior costruttore italiano del settore e vende in una novantina di Paesi.

Gabriella Marchioni Bocca di Piccola Industria della Confindustria Piemonte è anche presidente di Assomac, l'associazione nazionale confindutriale dei costruttori tecnologie per calzature, pelletteria e conceria e componente dell'advisory board del Comitato piccola industria dell'Unione Industriale di Torino.


MONICA POGGIO NUMERO UNO DI BAYER ITALIA

Monica Poggio
E' nata ad Alessandria, nel 1965, Monica Poggio, la super manager che dal 2017 guida Bayer Italia, la filiale nazionale del colosso farmaceutico tedesco che, nel passato esercizio, ha fatturato nel nostro Paese 1,1 miliardi di euro. Laurea in Scienze politiche alla Statale di Milano, poi un master in gestione aziendale alla Bocconi, Monica Poggio, un figlio, ha ricoperto incarichi di responsabilità in diverse società importanti, comprese General Electric, Finmeccanica (ora Leonardo) e Unicredit, dove ha lavorato dal 2007 al 2012.
In Bayer, prima di diventare amministratore delegato, Monica Poggio è stata capo delle risorse umane, carica mantenuta. Fra l'altro, la top manager di origini alessandrine è presidente dell'Its Lombardia di meccanica e meccatronica, istituto tecnico che fa da cerniera tra la scuola e il mondo del lavoro.


RAFFAELLA BOLOGNA VIGNAIOLA DELL'ANNO

Raffaella Bologna 
La piemontese Raffaella Bologna è stata premiata come “Vignaiola dell'anno 2018” durante la presentazione della guida “I migliori 100 vini e vignaioli d'Italia” edita dal Corriere della Sera e firmata dala giornalista Luciano Ferraro con il sommelier Luca Gardini.
Raffaella Bologna è figlia d'arte, di quel Giacomo, che era chiamato “il Re del mosto” e che ha valorizzato la Barbera, come nessun altro prima di lui. 
Lei, già collocata tra le "Dieci signore del Vino" nel 2016, continua la tradizione paterna e di famiglia, insieme con il fratello Giuseppe, gestendo l'azienda Braida di Rocchetta Tanaro, fondata dal nonno e produttrice di vini unici e di alta qualità, quali il Bricco dell'Uccellone e la Monella.