Giovanni Cappa, presidente Banca Alpi Marittime |
Grande soddisfazione dei soci e degli
amministratori della Banca delle Alpi Marittime, la cui assemblea ha
appena approvato il bilancio 2017 e rinnovato gli organi. L'esercizio
passato è stato chiuso con un utile netto superiore ai 16 milioni,
una raccolta globale di oltre 2,518 miliardi e impieghi lordi per più
di 1,3 miliardi (l'anno scorso sono stati erogati crediti a imprese e
famiglie per oltre 200 milioni, tanti da portare a 1,6 miliardi il
totale dei prestiti concessi nell'ultimo decennio).
Con quelli del 2017 sono diventati pari
a 108 milioni i profitti conseguiti dalla Banca delle Alpi Marittime
negli ultimi dieci anni e hanno consentito all'istituto cuneese di
Carrù (ha sede nel Castello) di avere mezzi propri superiori ai 170
milioni e un Cet1 del 12,32%.
L'assemblea ha anche rinnovato il
vertice della Banca delle Alpi Marittime, che conta 13.500 soci, 21
sportelli, oltre 190 dipendenti, 28.000 clienti attivi e le cui
origini risalgono al 1899: sono stati confermati Giuseppe Cappa
presidente, Domenico Massimino vice, Giovanni Bracco, Marco Canavoso,
Fabrizio Clerico, Leonardo Garesio, Gian Pietro Gasco, Marcello Gatto
e Milena Viassone consiglieri di amministrazione. Direttore generale
è Carlo Ramondetti.
All'assemblea, al Palazzetto dello
Sport di Carrù, con il migliaio di soci ha partecipato Giulio
Magagni, presidente di Iccrea Banca e rappresentante del Gruppo
Bancario Iccrea, al quale la Banca delle Alpi Marittime ha aderito.