PIEMONTESI ALLA RIBALTA


GUGLIELMO GIORDANENGO "AVVOCATO DELL'ANNO"
Guglielmo Giordanengo
“Avvocato dell'Anno – Boutique d'eccellenza – Diritto penale”. E' il riconoscimento appena ricevuto, a Milano, da Guglielmo Giordanengo, titolare dell'omonimo studio torinese. Ad attribuirgli il premio internazionale “Le Fonti 2018” è stato “Top Legal”. Figlio d'arte, 44 anni, Guglielmo Giordanengo, laureatosi nel 1998 con lode e menzione, dopo la pratica presso l'illustre penalista Cesare Zaccone, ha superato l'esame di abilitazione nel distretto della Corte d'Appello di Torino come primo classificato.
Specializzato in Diritto penale societario e fallimentare, igiene e sicurezza del lavoro, reati tributari e finanzieri, Guglielmo Giordanengo può vantare numerosi successi professionali, oltre che pubblicazioni su riviste specializzate, docenze, collaborazioni con vari organismi italiani e internazionali. Fra l'altro, è presidente dell'organismo di vigilanza della Juventus, di Cnh Industrial e di Abbott Medical Italia. E' anche professore a contratto di Diritto penale progredito all'Università del Piemonte Orientale.
Lo studio Giordanengo è formato anche dagli avvocati Roberto Calleri di Sala, Maurizio Anglesio, Simona Carosso, Matteo Mario Letorio e Stefano Valentini, associati con i quali Guglielmo Giordanengo ha voluto subito condividere il premio.


LICIA MATTIOLI CONSOLE DEL PRINCIPATO DI MONACO
Licia Mattioli
Nuovo incarico di prestigio a Licia Mattioli, amministratore delegato dell'omonima impresa di gioielli fondata con il padre Luciano e, fra l'altro, vice presidente sia di Confindustria sia della Compagnia di San Paolo. Licia Mattioli è il nuovo console onorario del Principato di Monaco a Torino. A investirla è stato Robert Fillon, ambasciatore del Principato di Monaco in Italia, che, nella presentazione ha sottolineato l'importanza della riapertura del Consolato dopo quasi tre anni di vuoto e la soddisfazione per la nomina di Licia Mattioli.
Cavaliere del lavoro da un anno, iscritta all'albo degli avvocati, consigliere di amministrazione delle quotate Pininfarina e Sias, sposata, una figlia e un figlio, Licia Mattioli guida con il padre l'azienda di famiglia, in forte crescita e sempre più attiva anche all'estero.


RINALDO OCLEPPO UNISCE BUFFETTI E PIGNA
Rinaldo Ocleppo
E' sempre schiacciato sull'acceleratore della crescita il piede del piemontese Rinaldo Ocleppo, presidente del gruppo Buffetti e della Dylog, software house torinese fondata nel 1980. La dimostrazione più recente arriva dalla notizia che Buffetti ha rilevato il 40% delle Cartiere Pigna, storico marchio finito in crisi e ora alla prova del rilancio. In seguito all'acquisizione, Buffetti diventa il maggiore azionista delle Cartiere Pigna con il 40% del capitale, mentre il fondo Idea Corporate Credit Recovery (gruppo De Agostini) mantiene il 31% e Giorgio Iannone il 29%. Rinaldo Ocleppo è pienamente convinto delle sinergie possibili tra le Cartiere Pigna e Buffetti, i cui negozi in franchising diventeranno 830 entro la fine dell'anno. Nato nel 1955 a Canale (Cuneo), Rinaldo Ocleppo è un imprenditore molto attivo e impegnato in diversi campi, compreso quello finanziario.


BATTAGLINO PROMUOVE BARRICALLA
Alessandro Battaglino
Alessandro Battaglino, manager torinese molto impegnato anche nel sociale, ha ragione di essere orgoglioso dei risultati 2017 della Barricalla, società che presiede, ma anche delle attività, degli investimenti in corso e dei riconoscimenti. Barricalla gestisce la principale discarica italiana di rifiuti speciali, pericolosi e non pericolosi; arriva in gran forma al compleanno del trentesimo anniversario del suo impianto, costruito nel 1988 a Collegno, alle porte del capoluogo piemontese. Capitale per il 70% privato, diviso equamente tra Sereco Piemonte e Ambienthesis, e per il 30% pubblico (Finpiemonte Partecipazioni, che fa capo alla Regione), Barricalla ha chiuso il bilancio 2017 con un utile netto di 2,4 milioni e, fra l'altro, ha confermato il suo ruolo di impresa sociale, portando a 9,5 i milioni di euro erogati sotto forma di tributi e contributi.
Dal momento della sua entrata in attività, Barricalla, che occupa una superficie di 150.000 metri quadrati con un volume complessivo di 1,318 milioni di metri cubi, non ha mai generato alcuna emergenza, diventando anzi un punto di riferimento ambientale.