Giovanni Quaglia con Massimo Lapucci (a sin) |
Forte di oltre 38.000 interventi già
sostenuti, con un impegno erogativo superiore a 1,6 miliardi di euro,
per l'arte, la cultura, la ricerca scientifica, la formazione dei
giovani, il welfare, l'ambiente e il sistema di protezione civile, la
Fondazione Crt ha avviato i suoi primi “Stati Generali”, con
l'obiettivo di rilanciare il proprio ruolo di “motore” della
crescita, della qualità della vita, dello sviluppo del Piemonte e
della Valle d'Aosta. In una dimensione internazionale.
Con questa operazione, che durerà sei
mesi, la Fondazione Crt, presieduta e guidata da Giovanni Quaglia con
Massimo Lapucci, Segretario generale, mira a ridisegnare mission,
vision e strategie per il prossimo decennio, ponendo le basi
per una possibile evoluzione degli strumenti e delle modalità di
azione, anche alla luce della recente riorganizzazione del Terzo
Settore in Italia.
Durante il prossimo semestre, verrà
ascoltata e coinvolta una molteplicità di soggetti, quali
istituzioni, organismi di rappresentanza economica, sociale e
culturale, opinion leader, stakeholder e responsabili della
“famiglia” allargata di Fondazione Crt, formata da Fondazione
Sviluppo e Crescita Crt (presidente Cristina Giovando), Fondazione
per l'Arte moderna e contemporanea Crt (Fulvio Gianaria), La
Scialuppa Crt Onlus – Fondazione antiusura (Ernesto Ramojno),
Società consortile per azioni Ogr-Crt (Fulvio Gianaria), Fondazione
Ulaop Onlus (Cristina Giovando) e Ream Sgr, presieduta dallo stesso
Giovanni Quaglia.
“L'attenzione al pluralismo dei
territori, vera e propria costante dell'attività della Fondazione
Crt – ha spiegato il suo presidente – caratterizzerà l'intera
road map di interviste e
incontri, sia tematici sia per quadranti territoriali, secondo un
approccio maieutico verso i soggetti pubblici locali e verso il
tessuto civico e imprenditoriale della comunità”.
Il
varo ufficiale degli Stati Generali della Fondazione Crt è stato
preceduto da una fase preparatoria, che ha visto impegnati, per alcuni
mesi, il Consiglio di amministrazione, il Consiglio di indirizzo e le
sue articolazioni interne, in una proficua riflessione comune sulla
natura e sul ruolo della Fondazione, accompagna da momenti di
confronto e di approfondimento con un gruppo di “saggi”, non
direttamente impegnati nelle istituzioni e nella politica, ma
profondi conoscitori dell'economia, della società e della cultura
del territorio e capaci di visione di lungo termine.
La
Fondazione Crt mira a consolidare e a rilanciare il proprio ruolo
strategico non solo come soggetto erogatore di risorse, ma anche come
hub di competenze e conoscenze, capace di generare utilità sotto
forma di investimenti sociali, soluzioni per l'inclusione e
l'innovazione; fra l'altro, mobilitando “capitale paziente” per
incentivare la sostenibilità dei progetti piuttosto che la redditività
a breve e nel reggere finanziariamente i rischi dell'innovazione,
promuovendo iniziative non immediatamente bancabili a impatto sociale
e ambientale positivo.
Alla
presentazione degli Stati Generali della Fondazione Crt, il
Segretario generale Massimo Lapucci ha ricordato che “il percorso
di riflessione proposto dal presidente e condiviso dai Consigli di
amministrazione e indirizzo, vedrà la partecipazione attiva anche di
tutta la struttura della Fondazione"