Al Fisco quasi cinque miliardi dai giochi nei primi quattro mesi di quest'anno

Giovanni Tria, neo ministro dell'Economia e delle Finanze
Adesso è Giovanni Tria, nuovo ministro dell'Economia e delle Finanze, che può del continuo aumento delle entrate tributarie; non più Pier Carlo Padoan, che gli ha passato il testimone dell'ambito dicastero, per il quale c'è stato il lungo e polemico braccio di ferro tra il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che l'ha vinto e Matteo Salvini, leader della Lega e neo vice presidente del Consiglio.
Appena presa la guida del Mef, Giovanni Tria ha ricevuto il consuntivo delle entrate tributarie nel primo quadrimestre 2018, aumentate di 3,533 miliardi e del 2,8% rispetto al corrispondente periodo dell'anno scorso e, pertanto, salite a 128,217 miliardi.
Dall'inizio di gennaio alla fine di aprile, il gettito delle imposte dirette è ammontato a 68,916 miliardi (+2,9%) e quello delle indirette a 59,301 miliardi (+2,8%). In particolare, le ritenute Irpef sui lavoratori dipendenti e sui pensionati sono cresciute di 1,372 miliardi (+2,5%) e il gettito dell'Iva è risultato superiore di 407 milioni (+1,2%).
Tra le imposte indirette, mostrano u significativo incremento le entrate dell'imposta di registro (+13,8%, pari a 205 milioni), i versamenti del canone di abbonamento radio e tv (+13,1%, pari a 52 milioni) e dell'imposta di bollo (+20%, pari a 451 milioni).
Nel primi quattro mesi, le entrate dai giochi sono ammontate a 4,920 miliardi, con una variazione positivi di 311 milioni e del 6,8% rispetto allo stesso periodo del 2017.
Sono aumentate anche le entrate tributarie derivanti dalle attività di accertamento e controllo: la lotta all'evasione fiscale ha reso 2,789 miliardi, il 7,1% in più rispetto al primo quadrimestre dell'anno scorso (+186 milioni).