Il valore della Ferrari a Piazza Affari aumentato di 8,5 miliardi in 12 mesi

Sergio Marchionne, presidente e ad Ferrari
Otto miliardi e mezzo. Di tanto è aumentato il valore borsistico della Ferrari negli ultimi dodici mesi. Una pacchia per i suoi azionisti. Oggi, 13 giugno, l'azione del Cavallino rampante ha chiuso la seduta a 122,7 euro, a fronte dei 78,85 euro alla stessa data dell'anno scorso. L'incremento è del 3,33% rispetto a ieri (il secondo più alto del paniere Ftse Mib, che raggruppa le 40 principali società quotate a Piazza Affari) e del 55,6% rispetto al 13 giugno 2017.
Così, la capitalizzazione della Ferrari, che oggi ha fatto segnare il suo nuovo record storico, è salita a 23,794 miliardi dai 15,291 miliardi di un anno fa. Un altro "miracolo" di Sergio Marchionne, che della Casa di Maranello controllata da Exor (Agnelli-Elkann-Nasi) è presidente, amministratore delegato e socio con un bel pacchetto di azioni.
Il nuovo massimo storico l'ha fatto registrare, oggi, anche il prezzo della Diasorin, arrivato a 92,40 euro, grazie all'ulteriore incremento dell'1,54% rispetto a ieri. Il valore riconosciuto dal mercato all'impresa biomedicale di Saluggia guidata da Gustavo Denegri e Carlo Rosa, che ne sono anche i principali azionisti, è salito a 5,170 miliardi, dai 3,902 miliardi del 13 giugno 2017, con un incremento del 32,47%.
Hanno continuato la corsa dei rialzi anche la Bim-Banca Intermobiliare (+20% rispetto a ieri, secondo maggior aumento percentuale di tutti i titoli quotati alla Borsa di Milano) e Visibilia Editore (+18,15%, che vale il secondo posto). Da segnalare, inoltre, il progressivo recupero della Pininfarina, la cui azione ha raggiunto i 3,40 euro, il suo livello più alto da due anni e mezzo.
Tra i maggiori ribassi odierni, invece, figurano quelli di Buzzi Unicem (-1,42%, il terzo più elevato fra le Ftse Mib) e dell'Italia Independent di Lapo Elkann (-3,94%, il quinto in assoluto).