Il fenomeno emerge chiaramente
dall'analisi dei dati appena pubblicati dall'Inps, l'istituto al
quale vanno versati i contributi di colf, baby sitter, assistenti
familiari, badanti, governanti, camerieri, cuochi, insomma tutte
quelle persone che svolgono questi compiti non soltanto fra le mura
di casa, ma anche in strutture, quali comunità religiose (seminari e
monasteri), caserme, ricoveri per anziani, orfanatrofi.
Al 31 dicembre scorso, i lavoratori
domestici contribuenti all'Inps erano 69.740 in Piemonte, 29.171 in
Liguria e 1.816 in Valle d'Aosta. In Piemonte sono diminuiti di 1.439
rispetto al 31 dicembre 2016 (-2%) e di 3.299 rispetto alla stessa
data del 2015 (-4,5%). In Liguria sono calati di 140 rispetto a fine
2016 (-0,5%) e di 640 rispetto alla fine dell'anno ancora precedente
(-2,2%). Quanto alla Valle d'Aosta, l'Inps ne ha contati 14 meno che
al 31 dicembre 2016 (-0,8%) e 33 meno che dodici mesi prima (-1,8%).
A fronte di questi totali, però,
l'Inps ha rilevato che in Piemonte i lavoratori domestici italiani
sono aumentati a 19.249 dai 18.514 di fine 2016 e i 18.185 di fine
2015, mentre quelli di nazionalità straniera sono scesi a 50.491 dai
52.665 di dodici mesi prima e ai 54.854 di 24 mesi prima. Rispetto ad
allora il calo è stato di poco inferiore all'8%; al contrario, i
lavoratori domestici sono cresciuti di quasi il 6%.
I lavoratori domestici stranieri sono
passati da 23.224 di fine 2015 a 21.972 del 31 dicembre scorso in
Liguria (-5,4%) e da 1.389 a 1.333 in Valle d'Aosta (-4%). Invece,
nello stesso periodo, i lavoratori domestici italiani sono aumentati
da 6.596 a 7.199 in Liguria (+8,7%) e da 460 a 483 in Valle d'Aosta
(+5%).
Nelle tre regioni del Nord Ovest, al 31
dicembre scorso, l'Inps ha censito 100.727 lavoratori domestici
contribuenti a fronte dei 102.320 di fine 2016 e dei 105.708 di fine
2015.
In tutta l'Italia, i lavoratori
domestici contribuenti all'Inps son risultati 864.526 al 31 dicembre
2017, 873.250 dodici mesi prima e 896.202 ventiquattro mesi prima. E
ancora di più negli anni immediatamente precedenti: 911.499 a fine
2014, 961.013 a fine 2013 e 1.012.988 a fine 2012. Da allora, la
diminuzione è del 14,65%, pari a 148.462 unità.