Giorgio Grassi Damiani, la sorella Silvia, la madre Gabriella e il fratello Guido |
Se è vero, infatti, che il totale dei
ricavi del gruppo sono saliti a 164,262 milioni dai 181,709
dell'esercizio chiuso il 31 marzo 2017, è altrettanto vero che il
risultato netto consolidato è stato negativo per 4 milioni (5,5
miliardi la perdita denunciata nel bilancio precedente) e
l'indebitamento netto è ammontato a 57,3 milioni rispetto ai 53,1
milioni al 31 marzo dell'anno scorso).
Anche la capogruppo ha registrato una
crescita dei ricavi (da 141,6 a 144,4 milioni), accompagnata però
dalla perdita di 6,2 milioni, principalmente a causa delle rettifica
di valore di una partecipazione. Comunque, il Consiglio di
amministrazione ha deliberato di proporre all'assemblea dei soci di
ripinare il “rosso” dell'esercizio utilizzando le riserve
disponibili.
Il rialzo della Damiani in Borsa,
quindi, si spiega probabilmente con il margine operativo lordo, che
è risultato di 5,3 milioni a livello consolidato (+24,1% rispetto
all'esercizio precedente, che beneficiava di proventi non ricorrenti
per 1,5 milioni, escludendo i quali l'incremento sarebbe del 93%) e
di 6,4 milioni a livello di capogruppo (in linea).
Sharon Stone, testimonial della Damiani |
La Damiani, che dal 2016 controlla la
Venini, vanta marchi quali Salvini, Bliss, Calderoni e Rocca 1794
(orologi di alta gamma). Al 31 marzo 2018, gestisce 63 punti di
vendita diretti nel mondo, di cui 49 monomarca Damiani, localizzati
nelle vie del lusso delle principali città e nei più esclusivi
luxury department stores. Fondata nel 1924 a Valenza, polo
italiano del gioiello e dell'oro, la Damiani è quotata in Borsa dal
2007. Nell'ultima seduta, Piazza Affari l'ha valutata 81 milioni.
Da sempre la società è controllata
dalla famiglia, che ne possiede il 76% delle azioni: il 59%
attraverso la holding famigliare Leading Jewels, che fa capo a Guido
Grassi Damiani, presidente e amministratore delegato dell'omonima
capogruppo, oltre che azionista diretto con il 6%, la stessa quota
del fratello Giorgio, vice presidente e amministratore delegato. La
sorella Silvia, vice presidente e responsabile della comunicazione,
possiede il 5%.
Il flottante è pari al 17%, perchè il
restante 7% è costituito da azioni proprie.
Il 4 giugno appena passato, il
presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha nominato Silvia
Damiani “cavaliere dell'Ordine della Stella d'Italia”,
onorificenza attribuita a chi si è distinto nel promuovere e
sviluppare le relazioni con altri Paesi, sia in campo economico che
culturale.
Numerose le bellezze testimonial della Damiani, fra le quali Sharon Stone, Isabella Rossellini, Gwineth Paltrow e, ultimamente, Nicoletta Romanoff.