L'emorragia di artigiani e commercianti

Un po' di ripresa forse c'è, soprattutto per chi esporta e per singole imprese; ma l'economia in generale ancora stenta e i bilanci 2017 dicono che le difficoltà sono continuate, facendo registrare un ulteriore aumento delle perdite rispetto al 2007, l'anno dell'inizio della crisi italiana più dura e più lunga.
Una conferma si trova nei dati appena resi noti dall'Inps,relativi agli artigiani e ai commercianti, due maxi categorie e due pilastri del sistema produttivo nazionale.
Al 31 dicembre scorso, infatti, sono risultati 1.700.170 gli artigiani iscritti alla gestione speciale dell'Inps, ancora l'1,4% in meno rispetto al 1.724.070 alla stessa data del 2016 e alle quantità progressivamente maggiori degli anni precedenti, tanto che dieci anni fa erano 1.967.895. Rispetto al allora, perciò, sono 267.725 in meno. Il loro numero è calato del 13,6%.
In particolare, gli artigiani iscritti alla gestione speciale dell'Inps, per il 92,3% titolari, alla fine del 2017 erano 219.364 nel Nord Ovest: 159.158 in Piemonte, 55.333 in Liguria e 4.833 in Valle d'Aosta. Il Piemonte è la quarta regione con più artigiani, preceduta, nell'ordine, da Veneto (176.522), Emilia-Romagna (176.537) e dalla Lombardia (315.433). Quinta è la Toscana con 144.470).
Quanto ai commercianti, il fenomeno è abbastanza simile a quello degli artigiani. A livello nazionale, l'Inps ha censito 2.242.259 commercianti iscritti (il 91,1% è titolare) al 31 dicembre 2017, numero inferiore dello 0,6% alla stessa data dell'anno precedente (2.254.771). Si tratta del quarto calo annuale consecutivo. A fine 2013 i commercianti iscritti all'Inps erano 2.279.664, quindi 37.405 in più.
Nel Nord Ovest è di 255.189 il totale dei commercianti al 31 dicembre scorso: 176.745 in Piemonte, 72.253 in Liguria e 6.191 in Valle d'Aosta. Per questa categoria, il Piemonte figura al quinto posto nella graduatoria nazionale. La precedono: il Veneto (187.042), il Lazio (210.749), la Campania (220.982) e, naturalmente, la Lombardia (343.425).