Nel Nord Ovest 256 nuovi fallimenti dall'inizio dell'anno alla fine di marzo

Mini rallentamento dei fallimenti. Nel primo trimestre di quest'anno, in tutta l'Italia, sono state 2.972 le imprese che hanno portato i libri in Tribunale, lo 0,87% in meno rispetto alle 2.998 del corrispondente periodo 2017. In particolare, nelle tre regioni del Nord Ovest, i nuovi fallimenti censiti da Cribis, la società del gruppo Crif specializzata nella business information, sono stati 256, dei quali 195 in Piemonte (6,6% del totale nazionale), 57 in Liguria (1,9%) e 4 in Valle d'Aosta (0,1%).
Con quelli registrati dal primo giorno di gennaio al 31 marzo, diventano 1.329 i fallimenti dichiarati nel Nord Ovest negli ultimi 15 mesi, dato che, l'anno scorso, erano stati 714 in Piemonte, 238 in Liguria e 21 in Valle d'Aosta. Quanto all'Italia tutta, la somma sale a 14.911. Nel 2017, infatti, sono state 11.939 le imprese che hanno portato i libri in Tribunale nel nostro Paese, l'11,3% in meno rispetto alle 13.467 del 2016.
Il calo dei fallimenti è un altro fenomeno positivo emerso dall'economia nazionale e diventa ancora più significativo se il dato del 2017 si confronta con quello del 2014, l'anno con il più alto numero di fallimenti (15.336) dal 2009, quando le chiusure definitive delle aziende furono 9.384 (da allora sono salite progressivamente fino al 2015, quando invece il numero annuale dei fallimenti ha incominciato a diminuire).
Dal primo giorno del 2009 all'ultimo del 2017, comunque, Cribis ha registrato 7.964 fallimenti in Piemonte, 2.349 in Liguria e 127 in Valle d'Aosta.
Tornando al primo trimestre 2018, la disaggregazione dei dati Cribis evidenzia che, in valori assoluti, il Piemonte figura al settimo posto nella graduatoria delle regioni per numero di fallimenti, la Liguria al quattordicesimo e la Valle d'Aosta all'ultimo, preceduta da Molise e Basilicata.
In testa si trova la Lombardia con 634 fallimenti nel 2017. Seguono, immediatamente, il Lazio con 381 e la Campania con 283. Poi, la Toscana con 226, il Veneto con 219 e la Sicilia con 207. Chiudono la classifica trimestrale delle prime dieci regioni l'Emila-Romagna con 180 fallimenti, la Puglia con 127 e la Calabria con 101.
Invece, ancora in merito al 2017 e all'Italia intera, è stato rilevato che a denunciare il maggior numero di fallimenti è stato il commercio: 3.901, comunque meno dei 4.493 precedenti. Un significativo miglioramento è emerso anche nell'edilizia, dove le aziende che hanno portato i libri in Tribunale sono state 2.313, a fronte delle 2.749 del 2016. Idem per l'industria, dove il numero delle chiusure definitive è calato da 2.632 a 2.209.
Nel primo trimestre l'andamento è risultato sostanzialmente in linea con quello dell'anno scorso, però con la particolarità del settore dei servizi, dove i fallimenti (682) sono cresciuti del 2,7% rispetto al corrispondente periodo dell'anno scorso.