Con
quelli registrati dal primo giorno di gennaio al 31 marzo, diventano
1.329 i fallimenti dichiarati nel Nord Ovest negli ultimi 15 mesi,
dato che, l'anno scorso, erano stati 714 in Piemonte, 238 in Liguria
e 21 in Valle d'Aosta. Quanto all'Italia tutta, la somma sale a
14.911. Nel 2017, infatti, sono state 11.939 le imprese che
hanno portato i libri in Tribunale nel nostro Paese, l'11,3% in meno
rispetto alle 13.467 del 2016.
Il calo dei fallimenti è un altro
fenomeno positivo emerso dall'economia nazionale e diventa ancora più
significativo se il dato del 2017 si confronta con quello del 2014,
l'anno con il più alto numero di fallimenti (15.336) dal 2009,
quando le chiusure definitive delle aziende furono 9.384 (da allora
sono salite progressivamente fino al 2015, quando invece il numero
annuale dei fallimenti ha incominciato a diminuire).
Dal primo giorno
del 2009 all'ultimo del 2017, comunque, Cribis ha registrato 7.964
fallimenti in Piemonte, 2.349 in Liguria e 127 in Valle d'Aosta.
Tornando al primo
trimestre 2018, la disaggregazione dei dati Cribis evidenzia che, in
valori assoluti, il Piemonte figura al settimo posto nella
graduatoria delle regioni per numero di fallimenti, la Liguria al
quattordicesimo e la Valle d'Aosta all'ultimo, preceduta da Molise e
Basilicata.
In testa si trova
la Lombardia con 634 fallimenti nel 2017. Seguono, immediatamente, il
Lazio con 381 e la Campania con 283. Poi, la Toscana con 226, il
Veneto con 219 e la Sicilia con 207. Chiudono la classifica
trimestrale delle prime dieci regioni l'Emila-Romagna con 180
fallimenti, la Puglia con 127 e la Calabria con 101.
Invece, ancora in
merito al 2017 e all'Italia intera, è stato rilevato che a
denunciare il maggior numero di fallimenti è stato il commercio:
3.901, comunque meno dei 4.493 precedenti. Un significativo
miglioramento è emerso anche nell'edilizia, dove le aziende che
hanno portato i libri in Tribunale sono state 2.313, a fronte delle
2.749 del 2016. Idem per l'industria, dove il numero delle chiusure
definitive è calato da 2.632 a 2.209.
Nel primo trimestre
l'andamento è risultato sostanzialmente in linea con quello
dell'anno scorso, però con la particolarità del settore dei
servizi, dove i fallimenti (682) sono cresciuti del 2,7% rispetto al
corrispondente periodo dell'anno scorso.