Il Santuario della Consolata a Torino |
Il chiostro del Convitto e la cupola
del Santuario della Consolata, luogo di culto tra i più antichi di
Torino e capolavoro del barocco piemontese, sono tornati allo
splendore originario, proprio alla vigilia della tradizionale festa
della Consolata, in seguito alle opere di restauro finanziate con
670.000 euro dalla Fondazione Crt, che da tempo è il principale
sostenitore dei lavori di recupero e valorizzazione di uno dei
simboli della Città.
Dopo 300 giorni di cantiere, a luglio,
risulterà del tutto conclusa la prima parte dell'intervento
riguardante il complesso della Consolata, per il quale la Fondazione
torinese presieduta da Giovanni Quaglia ha stanziato un milione di
euro. Una seconda tranche di lavori riguarda il cantioere e le
annesse opere di restauro delle fasi costruttive e decorative
pre-guariniane.
“Il Santuario della Consolata è un
patrimonio sacro, ma anche artistico e culturale di Torino e di tutto
il territorio; per questo – ha commentato Giovanni Quaglia- abbiamo
deciso di riconsegnare alla città il Chiostro del Convitto nella sua
veste rinnovata, in occasione della festività della Consolata”, al
cui recupero completo la Fondazione Crt ha destinato quattro milioni
di euro, nell'ambito di un progetto più ampio che riguarda i
Santuari delle 18 diocesi del Piemonte e della Valle d'Aosta.
ACCELERAZIONE IMPRENDITORIALE NEL
CUNEESE
Un momento di gruppo del GrandUp! |
Con il Granda Opportunity Day si è
conclusa, pochi giorni fa, la prima edizione di GrandUp!, il
programma di accelerazione territoriale dedicato alla provincia di
Cuneo e promosso dalla locale Fondazione Crc con il partnership
tecnica di SocialFare/Centro per l'innovazione sociale. Il nuovo
progetto è stato realizzato in collaborazione con le principali
associazioni provinciali di categoria – Coldiretti,
Confartigianato. Confcommercio, Confcooperative, Confindustria – e
con Ping-Pensare in Granda.
Selezionati fra 47 candidati, i dieci
progetti finalisti del programma sono stati presentati dai rispettivi
team, che, nei mesi scorsi, hanno partecipato a un percorso formativo
finalizzato a strutturare meglio le idee progettuali per trasformarle
in opportunità di crescita imprenditoriale e ad approfondire il tema
dell'innovazione sociale.
La giuria qualificata del Granda
Opportunity Day, composta da rappresentanti della Fondazione Crc,
SocialFare, Compagnia di San Paolo, Fondazione Crt, Fondazione Cr
Bra, Accademia di progettazione sociale Maurizio Maggiora e la start
up torinese Synapta, ha aggiudicato un premio di 5.000 euro ai
progetti L'orto di una volta, Agrisalute, Humus, Chiamabus. Inoltre.
È stata data a Humus e al progetto Ecostalla, la possibilità di
accedere direttamete al programma di accelerazione per start up a
impatto sociale di SocialFare ttraverso la call Foundamentaà#6.
SocialFare si è anche dichiarata disponibile ad approfondire la
possibilità di accompagnamento dei progetti Salva il tappo e Il
rifugio.
L'UFFICIO PIO HA AIUTATO OLTRE
13.000 PERSONE
Nanni Tosco, presidente dell'Ufficio Pio della Compagnia di San Paolo |
Nel 2017, l'Ufficio Pio della Compagnia
di San Paolo, con i suoi nove progetti istituzionali, finanziati con
14,8 milioni di euro, ha sostenuto, direttamente o indirettamente,
13.014 persone in difficoltà (+11% rispetto al 2016), delle quali
9.791 in condizioni di povertà assoluta. Il dato emerge dall'ultimo
bilancio di missione dell'ente strumentale della Compagnia di San
Paolo, il cui consiglio di amministrazione è stato confermato, nella
sua interezza, per il secondo mandato (presidente è Nanni Tosco,
direttore Silvia Cordero).
I progetti istituzionali dell'Ufficio
Pio sono organizzati in tre aree di intervento: Contrasto alla
povertà (3.004 le famiglie aiutate nel 2017, con un impegno di 6,9
milioni di euro); Prevenzione della povertà (1.207 le persone
sostenute, con aiuti complessivi per 2,4 milioni), Inclusione e
reinserimento (281 persone hanno potuto avere un accompagnamento
educativo, psicologico, professionale ed economico, per ritrovare o
ricostituire il contestato familiare, abitativo o lavorativo perduto,
attività che hanno comportato una spesa di 1,2 milioni).