Oltre 600 vip dell'economia piemontese alla festa torinese del Lussemburgo

L'ambasciatore Paul Duhr, il console Ettore Morone (al centro)
e Dario Gallina, presidente dell'Unione Industriale di Torino
(foto di Luigi Amerio). 
Sempre più numerosi e stretti i rapporti tra il Piemonte e il Lussemburgo. Una conferma si è avuta, fisicamente, ieri sera, a Torino, alla festa del Granducato del Lussemburgo, organizzata sontuosamente e magistralmente dal console onorario Ettore Morone, noto e stimato titolare dell'omonimo studio notarile condiviso con il figlio Remo. Oltre 600 i partecipanti, un centinaio in più dell'anno scorso e nuovo record dell'ormai tradizionale manifestazione che si tiene alla vigilia della festa nazionale – il 23 giugno – del Lussemburgo, rimasto l'unico Granducato al mondo.
A incontrarsi con Paul Duhr, il nuovo ambasciatore del Lussemburgo in Italia, banchieri, imprenditori, avvocati, commercialisti, manager, fiscalisti, finanzieri, consulenti, accademici, esponenti di ordini professionali, categorie e istituzioni, tutti invitati da Ettore Morone, il quale è console onorario del Lussemburgo da 37 anni.
Paul Duhr, che ha presentato le credenziali al presidente Sergio Mattarella nel settembre scorso e che è stato anche ministro degli Esteri e dell'immigrazione del Lussemburgo, 62 anni, sposato, due figli, laurea in Diritto privato, è ambasciatore accreditato pure a Malta e a San Marino.
Quella di ieri a Torino è stata la prima visita ufficiale dell'ambasciatore Duhr a un consolato italiano. Primato non casuale. E' un riconoscimento dell'importanza attribuita dal Granducato al Piemonte e al suo capoluogo. In Lussemburgo, dove la comunità italiana, in buona parte piemontese, è la terza più numerosa dopo quella nazionale, si trovano numerose società piemontesi, attive in diversi campi. Fra queste spicca la Ferrero, che nel Granducato ha già più di cinquemila dipendenti e ne sta assumendo un altro migliaio; ma vi operano anche aziende dei gruppi Fca-Fiat Chrysler Automobiles, Intesa Sanpaolo, Ersel, Guala Closures (l'impresa alessandrina vi ha il quartier generale e vi sta aprendo un grande centro ricerche) e tante altre.
Proprio per la crescita dei rapporti economici, dal novembre del 2016 è stata ripristinata la linea aerea Torino-Lussemburgo. La compagnia Luxair fa quattro voli alla settimana e, l'anno scorso, ha trasportato 11.186 passeggeri. Sempre nel 2017, come censito da Unioncamere Piemonte, è risultato superiore ai 70 milioni di euro il valore sia delle esportazioni piemontesi in Lussemburgo (70,123 milioni, per la precisione) sia delle importazioni della regione dal Granducato (70,587 milioni).
Relativamente all'intera Italia, l'anno scorso, l'export in Lussemburgo è salito a 528,3 milioni dai 471,1 del 2016, mentre l'import è sceso a 617,5 milioni dagli 860,6 milioni dell'anno precedente. L'Italia è il sesto Paese fornitore del Lussemburgo e il quinto come cliente.