Matteo Colanfrancesco (Bim) |
Dal 1 giugno a venerdì scorso, le
azioni di società del Nord Ovest che hanno incrementato il loro
valore sono state 18, a fronte delle 21 che lo hanno diminuito e una
– la torinese Cover 50 – che l'ha mantenuto invariato.
“Confermando che i fatti, nazionali e
internazionali, politici ed economici, pur rilevanti (governo del
cambiamento con inedita maggioranza giallo-verde in Italia, pace
atomica Usa-Corea del Nord, annuncio della fine degli acquisti di
titoli pubblici da parte della Bce di Mario Draghi, dazi di Trump
alla Cina e, fra l'altro, i nuovi cali del petrolio) influiscono non
sull'intero listino, neppure sullo stesso settore e non nella stessa
misura. Ogni azione ha un andamento proprio, conseguente soprattutto
ai propri fondamentali” si legge, oggi 17 giugno, sul Corriere
Torino, edizione locale del Corriere della Sera.
Tornando al bilancio di venerdì: dal 1
giugno, sono cresciuti i prezzi delle azioni di Visibilia Editore
(+33,4%), Bim (+23,1), Pininfarina (+13,8), Ferrari (+12,4), M&C
(+9,6), Diasorin (+8,8), Erg (+8,1) Reply (+7), Ki Group (+6,6),
Cairo Communication (+6), Italgas (+5,9), Juventus (+4,8), Iren
(+4,4), Banca Carige (+3,8), Biancamano (+3,2), Dea Capital (+1,9),
Basicnet (+1,8) e Vittoria Assicurazioni (+0,3).
Al contrario, hanno denunciato perdite
di valore Cnh Industrial (-8,6%), Sias (-7), Ubi Banca (-5,8), Fidia
(-4,7), Borgosesia (-4,3), Cofide (-4,2), Damiani (-3,9), Cda Advance
Capital (-3,8), Fca-Fiat Chrysler Automobiles (-3,3), Rcs MediaGroup
(- 2,9), Gedi Gruppo Editoriale (-2,8), Exor (-2,7), Cir (-2,5),
Tecnoinvestimenti (-2,4), Prima Industrie (-2,2), Astm-Auostrada
Torino Milano (-2), Intesa Sanpaolo (-1,9), Italia Independent
(-1,5), Buzzi Unicem e Sogefi (-1,4), Centrale del Latte d'Italia
(-1,3).
In particolare, nell'ultima settimana
hanno fatto segnare i loro nuovi record storici: Ferrari (127,65
euro), Reply (55,90 euro) e Diasorin (93,35 euro).